Vi sono momenti in cui, con autorevolezza, decidiamo di non sopportare più niente. Neanche una parola di più, ma neanche una parola di meno. 

La solitudine porta ad una conoscenza talmente profonda di se stessi che ci si rifiuta di conoscere la solitudine degli altri. 

Lo sforzo di tutti noi di liberare il Mondo dalle ingiustizie è pari quotidianamente alla medesima intensità di sforzo del singolo operaio sulla catena di montaggio. 

I felini, nella caccia, realizzano quasi sempre l’obiettivo prefissato. Gratificando contemporaneamente la loro mente ed il loro stomaco. 

Per non ammettere i nostri errori siamo capaci di dire che siamo stati fraintesi o, magari, di essere stati attaccati se non pure, ingiustamente offesi e vigliaccamente pugnalati alle spalle. 

La sempre più crescente moda, di innumerevoli Santi e Madonne locali, è dovuta alle esigenze di comodità della preghiera. 

Se fossimo veramente credenti non dovremmo piangere alcuna morte. 

A volte ragioniamo sullo stesso argomento in modo significativamente diverso. Rivelando che vi sono molteplici interpretazioni dello stesso fenomeno e che non siamo mai soli. 

Se chi dovrebbe fare miracoli è così debole da non potersi mai mostrare, noi non stiamo credendo, ma stiamo sperando di credere. 

L’amore fisico fatto per bene con la nostra donna ci porta spesso al di là del Paradiso e dell’Inferno. Come per dire: ed ora a cosa crederai? 

Dopo due ore che stai aspettando il bus, quello passa e neanche te ne accorgi tanto eri preso dall’imprecare dall’altro lato. Ecco questa è la vita e questa è la cruda verità. 

Se non provassimo forti dolori moriremmo molto prima. 

Il potere, oltre che dai soldi, è dato talvolta anche dalla conoscenza. 

Viviamo più a lungo, ma si muore più facilmente. 

La parola ateo non dovrebbe esistere. Se solo crediamo nella bistecca siamo credenti. 

Lo stato di povertà mentale può portare ad una maggiore concentrazione sui fenomeni della vita. 

La comodità del nostro giaciglio è variabile in rapporto alla nostra stanchezza fisica. 

La nicotina ha il potere di convincere la nostra mente di non essere poi tanto più nociva di altre sostanze e che in fondo si muore una sola volta. 

Il piacere racchiude in sé sempre un alone di peccato ed il peccato porta con sé sempre diversi granelli di piacere. 

Puoi di sicuro sapere se ami una donna se per questa affronteresti dei pericoli reali. 

Non è colpa tua, ma tua è la responsabilità di liberarti dalla tua malattia.  (W. Reich)

 

8 pensiero su “Ondulazioni mentali – Aforismi”
  1. La disperazione è una malattia nell’anima, nell’io e così può essere triplice:
    disperatamente non essere consapevoli di avere un io (disperazione in senso improprio); disperatamente non voler essere se stesso; disperatamente voler essere se stesso.
    (Soren Kierkegaard)

  2. Vi è un unico peccato capitale che racchiude tutti gli altri: l’impazienza. (F. Kafka)

  3. caro Sal,
    hai un caratteraccio, ma scrivi degli interessanti aforismi che non sempre mi piacciono, non sempre capisco e non sempre condivido in toto.
    per esempio condivido i n° 2, 5, 7, 8, 11, 12, il terz’ultimo e l’ultimo.
    non mi pare che abbia molto senso il 3°.
    il 9° è stato formulato da Kierkegaard diversamente e rende il senso del credere, ovvero il salto nel buio.
    non è questione di forza di chi fa i miracoli farsi vedere, ma di chi crede che sia possibile ricevere una grazia.
    detto così invece sembra che Dio stesso
    ( soggetto sottinteso ) sia obbligato a fare il favore di apparire in alta uniforme sulla porta di casa dopo aver suonato il campanello.
    …ma mi rendo conto che la discussione può diventare molto ampia.
    ciao
    anna

  4. Provo a spiegarli: 3°= gli sforzi mentali consumano energie, le intere energie degli sforzi mentali di tutti gli uomini del Mondo per liberare questo dalle ingiustizie è pari se non inferiore allo sforzo quotidiano del singolo operaio: facciamo poco!
    Il 9° è mio e di nessun altro! Poi mi farai leggere la frase che lo ha ricordato. Intende dire che ove esistesse qualcuno capace di fare miracoli dovrebbe pur mostrarsi ma il discorso è lungo, cmq io non ho mai visto nessuno. Grazie della lettura e non pretendo che la profonda filosofia venga colta da tutti. Saluti…

  5. Leggo sempre i tuoi aforismi e li trovo molto “particolari”. Non mi va di dire se sono belli o meno in quanto sono il risultato di quello che traspare dalla lente con cui guardi il mondo, quindi del tutto personali. Si può, tutt’al più, condividerli e molti di questi li condivido, tranne alcuni, ma non perchè non siano belli, ma perchè la mia lente mostra le medesime cose di colore diverso, questione di sfumature cromatiche!
    I miei complimenti

  6. Ti ringrazio Raf, si sente che sei una persona onesta e preparata. Daccordissimo con te per la lente d’ingrandimento ma più sul fatto che le cose non capite possono andare oltre la nostra capacità d’intendere e, talvolta, anticipare i tempi. Ben vengano persone come te nel sito. Saluti cordiali…

  7. Ringrazio Stonenge e correggo che l’idea del nuovo non capito e che possa essere, in qualche caso, arte anticipando i tempi è sua. Cordialità…

  8. Gustav Mahler, grande e complesso musicista Boemo fine ‘800 inizio ‘900, che al tutt’oggi ancora pochi hanno pienamente capito, diede la maggior parte dei suoi risparmi e ne sovvenzionò i concerti di un certo Arnold Schoenberg e disse: NON LO CAPISCO, ma questo è grande, questo è il nuovo. Se poi ragioniamo sul fatto che la maggior parte delle 1100 opere di J.S.Bach, morto nel 1750, ancora devono essere del tutto capite allora prima di criticare dovremmo dire: mi astengo…

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