Eco di mondo sempre più lontana.
Corsa da fine settimana,
basta così.
Lo spirito vuol ben altro, adesso.
La salita, qui è sana e dura.
Aria fredda e pura,
alba di cuore, alba scura.
È traguardo. È ristoro.
Nubi lente e gelose,
la cima sul pianoro,
fresco di brina uno scroscio leggero.
Non pensare. Guarda, gira, gioisci
dianzi il tacer profondo.
Impenetrabile sacro specchio dell’Eterno.
Tra le oscurità del vicino bosco
invisibili pavide creature
ben lontane dall’insidia umana
bramiscono.