Ascolto le tue grida,
or che tutto inerte tace,
e una lacrima si posa,
su di questa terra cruda.
Le tue frasi risplendono,
sulle rughe del mondo,
le tue parole vincono,
contro le mostruose ombre.
Scorgo la polvere di vita
e comprendo che chi tace,
stridulo solcherà di più le rughe,
rinnovando l’offesa alla tua voce.
Mesto, penso al dì che è,
curvo sulle mie lacrime,
un lieve tepore sui miei occhi,
di nuovo adoro ciò che c’è.
La melodia degli uccelli,
sottolinea il tuo splendore,
caro sole che ti affacci
ora vado, diffondi il tuo candore.