Adriatico
lingua morta.
Queste umili onde
di fronte all’abisso enciclopedico dei miei pensieri.
Un nastro azzurro, muscoso
infimo ma fluttuante
che raccoglie la trinità italica
Nord Centro Sud.
Come il Vento che spira da Oriente
e cede alla fuga delle acque
una pozzanghera di mirabili silenzi.
Mi sento d’umore e vocazione oceanica
conoscendone il vasto respiro iodato
più melico dell’Infinito
più lirico dell’Immenso
più grandioso dell’Incommensurabile.
Adriatico
spuma del dubbio.
Se di Mare s’intinge di nero
allora il mio
è bagno d’inchiostro meraviglioso.
RG.
posso andare dovunque, ma sulle coste dell’Adriatico mi sento a casa…
Ognuno ha il suo mare, al quale affidare sogni, ricordi, complicità, colori, per me è il Mar Ligure.
Ciao.
Sandra
Cara Greta,
le sue acque cullano il bastimento su cui navigo perso nei miei sogni mentre ramazzo un ponte o, di vedetta, avvisto la terra lontana. L’Adriatico è il mare su cui lavoro, su cui la mia vita scorre e finisce. Amo questo mare che mi scorre nelle vene, di cui aspiro l’odore salmastro e immergo il mio corpo … Tu conosci le emozioni, si percepisce dalle tue parole scritte e non, conosci la Via ai molti sconosciuta e, per questo, sorrido e mi commuovo.