“Strano connubio… Figlie dello stesso seme,
Or duettano insieme
La Prosa e la Poesia.”
Eccoci… Io di qui, tu chissà.
Siamo due del mondo reale
Affondati nel tempo
D’un pomeriggio normale
Io, e te
Amica e rivale
Sotto queste mie dita
La città delle icone
Caldo palpito di vita
I tuoi racconti
E le mie fantasie
I tuoi personaggi
E le mie poesie
E pazienza,
Se ora, come ora
Non possiamo darci per mano
Ridere un po’ del più e del meno
E parlare dell’adesso…
Noi voliamo lo stesso!
Lo stesso, ci troviamo
Ciascuno a modo suo
Tu le tue righe
Trionfo di Prosa
Qui la Poesia
Le sue ali di sposa
No, non mi dire
Che cosa pensi di me
So di essere un poco matto
– L’oroscopo cinese
Mi dà nato sotto il gatto –
Ma un ballo, un pensiero,
Un guizzo
Un qualcosa che parte da sé
E sale e va su
Senza spiegare perché
Da un po’
Non sento più vuote,
Queste mie braccia
D’un profumo la traccia
Venuta da chissà…
Un’anima, or s’apre
E d’un volto vago,
Solo immaginato
S’innamora
La poesia, la prosa, non sono solo compagni di viaggio, fanno parte dell’anima. La poesia è terapia, non conosce rivali perché ognuno è unico nella sua sensibilità e nel suo “volo” nell’esprimere il proprio interno. Io, sono una donna anziana, tuttavia, conservo, penso, quella fanciullezza che è compagna di vita, di dolore, di risate a cui niente è stato risparmiato, Grata alla vita per ciò che ho ricevuto, lotto ora per mantenerlo, perché niente è scontato e tutto va sempre protetto con tutti gli artigli di falco e aquila.
Tu, hai questo dono, difficile nella persona maschile, ti auguro di non abbandonarlo mai e di volare in alto non dimenticando la realtà e sapendo sempre tornare alla base grato di queste qualità.
Grazie, e un caro saluto.
Sandra Carresi
Altrettanto, Grazie anche a te.