Là… sul silente clivo, ove sol natura boscosa voce spande, là… ove assente è di gente sguardo,

là… ove lo scorrer lento d’un arido torrente, l’acqua dal ciel con sete attende.

Là… il bifronte Giano il bivio stende, non ti fidar dell’una faccia, perchè tosto l’altra ti sorprende,

il bivio, ivi l’incontro… ivi l’attimo fuggente.

Qui nel dolce ricordare trascorre il tempo, che impietoso e lesto giunge al terminare,

di grazia un ultimo minuto, di grazia un ultimo saluto.

Lento ora verso il bivio è il loro andare, un alito d’improvviso vento, due foglie in aria fa volare,

una verso il monte… l’altra verso il mare.

Or che s’affresca l’aria e la sera scende, solitario e triste il bivio appare,

in terra due piccole gocce, vicino un fiore… eppur non piove.

 

2 pensiero su “Il bivio”
  1. il tempo fugge, ma lascia bellissimi ricordi che non devono dare tristezza, ma la felicità per averli vissuti.
    anna

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