Ogni tanto ci ricasco e mi ritrovo ancora qui

a cercare di sfogare inutilmente le mie sensazioni.

Abbozzo due righe, le rileggo

e mi accorgo che sono le solite,

monotone e tediose due righe di sempre,

masticate e rivoltate decine di volte nell’ultimo anno;

credo che nemmeno uno scrittore con le palle

riuscirebbe a nascondere la monotonia dei miei pensieri.

Distratto scorro all’indietro i fogli dell’agenda sgualcita

a cui confesso da sempre i miei voli pindarici…

inchiostri diversi, tratti differenti, alcune righe in stampatello, altre in corsivo;

cambia l’estetica ma io sono lo stesso di sempre

2008, 2007, 1982, 198 …

e mi accorgo di non trovare traccia di 25 bellissimi anni della mia vita,

né dei suoi sogni.

Giá, i sogni, ci penso ma mi vengono in mente solo ricordi,

momenti felici, grossi dolori, la vita di ogni giorno

e mentre rifletto su questo

l’agenda mi chiede se sono stato troppo impegnato a vivere i miei sogni

o se invece stessi solo sognando di vivere.

Mi accorgo di non saper rispondere,

ma sento che adesso sono nuovamente vivo…

e spengo la luce per vederti meglio.

 

2 pensiero su “Anni perduti?”
  1. c’è un momento nella vita in cui crediamo di dover e poter fare bilanci.
    è allora che ci accorgiamo che i conti non tornano, perchè nella vita degli esseri umani 2+2 non fa mai 4…
    ciao
    anna

  2. le parole nn hanno tempo nn hanno sogni ma sono quelle che in ogni momento ci fanno sentire vivi…
    Dora

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