Ci sono periodi così: un autunno triste, un inverno brutto e una primavera al peggio.
E’ allora che ti senti sola, abbandonata, impotente.
Devi fare i conti col detto che ad ammalarsi si fa presto e a guarire ci vuole tempo.
E scopri che è vero.
Se poi è già da tanto che sei di fronte all’incerto, allora ti senti proprio perseguitata, una vittima sacrificale; diventi triste, irascibile, scontrosa, pronta alla difesa, anche se non è ben chiaro chi stia attaccando chi.
E’ così, con questo umore e con molto tempo a disposizione, che ho ritrovato la mia passione profonda.
Scrivere.
Raccontare, anche di me, e ripensare a quanto di bello e di buono ho avuto dalla vita, alle persone che ho conosciuto, al senso che il mio vivere ha per me e per coloro che nel tempo mi sono trovata ad avere vicino.
Ho scoperto che la vena non si era esaurita, che non sono sola, che con altri condivido pensieri, valori, passioni.
Costoro sono i miei lettori e gli autori delle mie letture, persone di cui percepisco i sentimenti e quel delicato vibrare segreto del cuore che accomuna o divide, ma non chiude porte, non alza ostacoli, non crea cesure.
Vicendevolmente ci riconosciamo e, superando il limite fisico della distanza, ci incontriamo in un luogo che non ha spazio e non ha tempo, avendo come unica unità di misura la capacità di meravigliarsi di fronte alla parola dell’altro, alla emozione descritta e narrata, alla disponibilità ad entrare in contatto con il cuore di chi del raccontare conosce il fascino e lo stordimento.
Ho recuperato anche una qualità che avevo dimenticato essere essenziale all’uomo e alla sua comunicazione e, cioè, il saper ascoltare, perché, concentrata su me stessa e sulle mie disavventure, avevo perso la disponibilità ad essere attenta al disagio altrui, cosa che pure, prima, era carattere essenziale del pormi in relazione con l’altro.
Finalmente ho ritrovato me stessa.
Non tutto il male, quindi, viene per nuocere…
Un’analisi attenta e sapiente di chi sa respirare la vita e ne dà gioia con la sua presenza, il suo carattere, mescolando l’ironia con l’allegria e l’umorismo, qualità rare come la tua persona, regalando agli altri un messaggio di riflessione.
Ciao.
Sandra
Cara Anna, le tue parole mi fanno sorridere all’idea che la penna sarà sempre una buona amica, anche nelle fasi più difficili della vita. Vorrei aggiungere che sono felice dell’esistenza di siti come questo dove si può lasciare sotto gli occhi di lettori attenti, quello che riusciamo a inventare e dialogare con altri amanti della scrittura. Purtroppo non è sempre facile farlo altrimenti. In questo caso Internet serve a modernizzare l’antico, mi é infatti capitato di far superare la riluttanza alla lettura a diverse persone che leggono volentieri un racconto su un sito, ma non sulla carta. Io resto attaccata alla vecchia, liscia e odorosa carta, ma ammetto che la rete ha i suoi pregi.
Sono felice che tu ti sia riavvicinata all’arte dello scrivere, perché sai farlo benissimo e mi piace molto la vena di ottimismo con cui hai concluso questo pezzo.
Un caro saluto
Claudia
Sapersi sintonizzare sugli altri è un’arte! Solo una donna matura, veloce mentalmente, autoironica, ed eternamente giovane dentro può farlo! Kisssal…
Ed io sono felice che tu abbia trovato te stessa,e che tu sia cosí generosa da dividerla con noi.
Un bacio
Tilly
anche io vorrei scrivere per sentirrmi meno sola ma credo di non essere una grande scrittrice! pochi hanno il dono che hai tu e sono felice che tu abbia deciso di condividerlo!
grazie a tutti voi per la vostra simpatia.
a rosatea un abbraccio e un incoraggiamento: coraggio, inizia a scrivere, poi tutto viene da sè.
ciao a tutti
anna
grazie anna, ci proverò!!!! ciao
Sono un nonno che ha ripreso a credere nella vita da quando mia figlia più grande (41 anni) mi ha regalato un secondo nipote, o meglio una nipotina. Ero arrivato alla convinzione che, alla mia età, dopo aver fatto il mio dovere come marito e padre, avessi esaurito il mio compito di “PERSONA”. Se mi fosse accaduto qualche cosa,
l’avrei accettata pensando che mia moglie e le mie due Figlie, erano ormai sistemate. Avrebbero potuto fare da se! Non avevo nulla che mi facesse sentire dispiaciuto per una mia eventuale dipartita. Avevo fatto quello che potevo fare… Niente mi motivava più. E’ nata Chiara….. sono rinato anch’io! Sono felicissimo di esserci… il suo sorriso è una benedizione. La vita è di nuovo bella. Con questo mio sfogo, del quale mi scuso, intendo incoraggiare altre persone che come me, un po’ di tempo fa… non credessero più, in un giorno di sole, in un sorriso, in una buona parola. La Vita è una sola, e va assaporata giorno per giorno a piccoli sorsi!!! Con Affetto… Nonno Aldo!
Caro Aldo,
grazie per la lettura e per il commento.
Condivido il tuo pensiero e sono felice che molti che hanno avuto modo di “sperimentare” la vita, ne convengano che si può darsi il coraggio di viverla.
C’è sempre uno spiraglio, anche quando tutto sembra perduto, per dirsi: ” Ne vale la pena”.
Pena, appunto, perchè la vita ha rari momenti di tranquillità e frequenti momenti di obbligata “vita attiva”.
Ma vita che vale, anche se spesso preferiremmo sederci, o addirittura addormentarci, sperando che ci sveglino quando tutto è finito.
Un sorriso e tanti auguri di vita serena.
anna