Ora sei solo.
Prima eravate due,
una bella coppia,
due anime, una goccia.
Solcavate insieme
il bacino della Villa,
donavate gioia
a noi ammiratori.
Ora mentre corro
ti passo accanto,
rallento, ti guardo,
cerco di capire.
Tu, candida beltà,
risplendi di un chiarore
che allevia il dolore,
dona libertà.
Riprendo e sorrido,
imbocco la salita:
una carezza il tuo nido,
un sorso la vita!
Complimenti!
È una poesia delicata, un inno alla speranza e al non arrendersi al dolore ma ad avere la forza di andare avanti nella vita!