Mi mancano i tuoi silenzi,
i tuoi occhi dolci e smarriti,
più che le tue certezze.
Mi mancano le tue paure e
le esili membra da rassicurare.
I tuoi gemiti, i tuoi sussurri,
più che le tue determinazioni.
Mi manca lo strano quesito del tuo sguardo
nell’infinita ricerca
nei miei occhi
dell’immensità.
Un pensiero d’amore che si rinnova ogni giorno, verso il bene più profondo che non può essere altro che un figlio.
Bravo.
Sandra
Grazie Sandra, ma lasciamo ai lettori la loro interpretazione. Gemiti e sussurri possono appartenere anche ad altre donne…
Secondo me parla di un figlio, un figlio che è cresciuto ormai. Per questo ti manca il ricordo di lui piccolo e fragile e indifeso… Bella, complimenti.
Ciao, mi risulta strano che il lettore spieghi allo scrittore cosa abbia ispirato il suo scritto. La lirica si riferisce ad una donna (adulta), garbata e silenziosa!
La poesia non va spiegata, ci deve solo attraversare e lasciare una traccia, se ci riesce.
Di paterno non ci ho sentito nulla.
Meglio l’incipit della chiusa.
Ciao Salvo
ciao,
mi piace questa lirica, carica di assenza, di rimpianto, di tristezza per ciò che poteva essere, non è, ma non è detto che non possa essere…
anna
Grazie Germana, grazie Anna. Cercherò di fare meglio ancora…
Questa poesia è bellissima, dolce e triste. Complimenti
Finalmente qualcuno che se ne intende di letteratura. Mercì betta, KissSal…
…e c’è chi rimane in silenzio. E leggendo ascolta.
Tu sei speciale micina…
Davvero molto bella e delicata.
Un’assenza che si tinge delle calde tonalità di un sentimento ancora vivo e che sa trasmettere emozioni.
Ti ringrazio Katia della lettura, dell’apprezzamento e del tuo saper leggere. KissSal…
I silenzi, quanto hanno da comunicare, nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino, c’e’ nel cuore un piccolo-grande silenzio fatto di semplicità come quello che hai scritto… così semplice eppure così toccante.
Ti ringrazio naida, ma sei sicura di non chiamarti nadia? Lo scritto in riguardo narra più di una persona che del silenzio anche se quest’argomento mi è molto caro e non ti nascondo che ho molte cose ancora da raccontare inerente all’argomento. Magari con qualche soave pressione potrei farlo. KissSal…
Si proprio naida, sai, Nietzsche aveva intuito che il silenzio è uno strumento di resistenza alla conoscenza, ed anche pesante a sostenerlo. Il silenzio e il segreto ci restituiscono la nostra dimensione umana e ci fanno riscoprire la profondità del nostro essere. Ciao.
senza parole… le emozioni parlano da sole, ho ancora i brividi… complimenti…
Grazie sabrina, piacere di averti fatto…vibrare…