Marylin,

il tuo neo a sinistra!

Marylin,

perché?

Marylin,

le tue gambe,

le tue voglie!

Marylin,

ci manchi sempre e… ancora.

Marylin,

avrei potuto renderti felice, chissà?

Marylin,

ci hai dannato e

resi eternamente schiavi di te.

 

13 pensiero su “Marylin”
  1. Una che non è stata felice nemmeno con Arthur Miller, figuriamoci con te!

  2. in difesa di Laerte che si difende benissimo da solo, ma in questo momento non può.
    ecco come la vedo io:
    – per Grazia:
    Marylin incarna qui e per il poeta l’eterno femminino e quindi lascia con la sua morte tutta la categoria dei maschi/uomini soli e abbandonati.
    la sua dipartita è simbolo della perdita della donna/donna, dell’ideale completamento che i maschi vanno cercando da sempre, quindi plurale, perchè morendo lei, tutti gli uomini, oltre a quelli che l’hanno avuta e mai capita, hanno perso qualcosa e devono sentirsi accomunati nel lutto.
    – per Gloria:
    forse Marylin cercava un uomo, non un super-uomo. Laerte si candida a quel ruolo, di uomo di tutti i giorni e per la vita.
    e chissà se nella semplicità non sta il senso delle cose…

    di’ la verità, Laerte che una difesa così sperticata non te l’aspettavi.
    credo, però, che questa sia una delle migliori cose che tu abbia mai scritto, a parte i tuoi aforismi (di cui, però, non sono una cultrice…)
    anna

  3. Anna, per carità, tu puoi interpretare tutto al meglio, ma uno che scrive aforismi a decine e apoftegmi a cinquantine non credo non si senta uno speciale. Un ‘uomo di tutti i giorni’ non pontifica. PS. Apoftegma l’ ho cercato: significa sentenza solenne (Melzi).

  4. cara Gloria,
    non sono “buona”, anzi in una serie di commenti in cui, credendomi tra adulti, dicevo la mia papale-papale, mi definivo per addolcire la cosa, una Jessica Rabbit (“non sono cattiva…è che mi disegnano così”), ma tutti mi saltavano al collo ed allora ho ripreso il grembiule da vecchia insegnante e lodo ciò che è positivo e quello esalto, sperando di inclinare l’allievo verso il bene e le sue potenzialità valide.
    sicuramente Laerte non sarà un uomo comune con tutto il suo filosofeggiare, nessun essere umano a mio giudizio lo è, ma avrà pure un suo modo di essere “normale”.
    forse a questa normalità ogni essere umano può fare appello nel relazionarsi con l’altro.
    in fondo la splendida e unica Marylin tra tutti i suoi grandi uomini ha trovato maggior conforto, comprensione e affetto in Joe Di Maggio, che era il più vicino al quotidiano di tutti gli uomini con cui è stata.
    come dire che il muscolo e la carne prevalgono sull’idea.
    non conosco Sal, non so del suo sex appeal, ma perchè negargli una fisicità che avrebbe potuto attrarre la Donna per eccellenza? e perchè negargli anche una capacità di comprensione che ad altri grandi, ripiegati sull’ammirazione di sè stessi, è invece mancata?
    io mi vendo l’anima per un’idea, ma molti/e in genere non pensano come me.
    forse Sal con i suoi aforismi ed apoftegmi avrebbe potuto più semplicevente arrivare alla vulgata dell’analisi dei mali della società, farsi capire dalla Bellissima e vivere, forse lui bruttino come Miller o bellissimo come Kennedy, felice e contento con lei per sempre..

    mi sa che prima o poi farò un giro col cappello teso….

    un sorriso, Gloria…
    Sal, mi devi qualcosa…

    anna

  5. Comprendo la difesa di Anna, Sal rimane sempre un bel personaggio di questo sito… però, perdonatemi, il commento di Gloria l’ho trovato esilarante! Brava… (e ribadisco, senza offesa Sal….)
    Ciao!

  6. – per Anna:
    Credo che il mio commento fatto a Sal non ha bisogno di difese, era solo una semplice domanda.
    Anna se rileggi tutte le cose scritte da Sal, troverai articoli meravigliosi, a mio parere molto meglio di quest’ultima.
    – per Gloria:
    Salvatore è una persona speciale….. come lo siamo tutti!!!!
    Con simpatia Grazia.

  7. OK! Non intendo polemizzare su un’icona come Marylin, a prescindere dalla biografia che ne ha fatto Norman Mailer, e sulle supposizioni sulla fisicità di Laerte che per me è solo un nome.
    E’ che, leggendolo, ogni volta mi irrito. Lo so che è colpa mia e non sua, ma assolutamente non siamo in sintonia. Mi prende un gran prurito alle dita e non resisto. Replico. Lui, anche se questa volta non interviene, per quel poco che ho sperimentato è anche un po’ permaloso.
    Insomma, nonostante i suoi aforismi, manca secondo me di senso dell’ironia e si prende molto sul serio, forse troppo.
    Comunque Anna ammiro la tua lealtà, la tua difesa delle tue idee, il tuo modo di scrivere, la tua equidistanza dalle cose persino con una come me che certo non le manda a dire. Grazie.

  8. Complimenti ad Anna e a Gloria. E’ così che mi piace sentir dialogare le persone, dal mio punto di vista è questo che dovrebbe emergere dai commenti, anche se spesso non si verifica. Un abbraccio.

  9. Bella poesia! Dedicata ad un personaggio intramontabile, discusso, amato, venerato.Una vita complicata, un’altalena di alti e bassi, una morte di cui ancora si parla, una donna per cui ancora oggi i poeti fermano sulla carta i propri versi.
    Ciao. Sandra

  10. Eccomi, rilassato ed abbronzato. Ringrazio tutti per aver letto e commentato, un thanks speciale ad Anna, luce guida del sito. Ho scritto Marylin semplicemente perchè scrivo e l’ho fatto, ovviamente, a modo mio. Tutti possono scrivere a modo loro. Qualche altra scrittrice potrebbe farlo su Alain Delon e così via. Vi abbraccio tutti…

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