Mio caro lettore, oggi ho ucciso un uomo. Ho puntato la pistola verso la sua tempia, ho premuto il grilletto e lui e morto. Perché? Perché stavo ascoltando i Queen. E perché l’ho fatto? Nel vano tentativo di risolvere quel cosiddetto “blocco dello scrittore” che ogni tanto attanaglia anche i migliori di noi. Ho deciso di sparare per poi poter di nuovo raccontare ed uscire dall’impasse. In realtà, avevo cercato prima un rimedio al “blocco”, sparandomi i Queen nelle orecchie ad un volume improponibile. La pistola era lì accanto a me. Perché? Mio caro lettore, la tua curiosità non è sana… avevo pensato di tirarmi un colpo. Ne avevo caricati due, nel caso col primo mi fossi solo ferito. Ho sempre avuto paura del dolore.
Dicevo, avevo i Queen sparati nelle orecchie, di solito la musica ad alto volume aiuta a far correre le dita sulla tastiera, il ritmo del rock dalle orecchie passava al cuore e dal cuore alla mente e alle dita. Ma questa sera, nulla, niente, solo la batteria che pulsava nelle mie orecchie. Ecco, avevo davanti quello stupido foglio bianco che mi derideva, mi sbeffeggiava… un caffè, vi prego un caffè… niente caffè in casa, dannazione… e quel foglio bianco immacolato, il basso che vibrava, e io senza caffè. Il bar. Il bar sotto casa mia. Chiamo il bar e mi faccio portare il caffè! Interno 12. Perfetto. Gli dica di non suonare lascerò la porta aperta, gli dica di entrare.
Di nuovo il foglio bianco. Ormai da giorni mi guardava. E io non riuscivo più a sopportarlo, a dormire, a mangiare, quel foglio bianco mi perseguitava, era una spina nel cuore che lo faceva sanguinare piano. Ed ecco il ragazzo del bar. I Queen attaccano Bohemian Rhapsody. Il ragazzo posa il vassoio sulla mia scrivania, accanto al computer. Un sorriso beffardo di quel dannato foglio bianco…
Conoscete il testo di Bohemian Rhapsody? “Mama, just killed a man, put a gun against his head, pulled my trigger, now he’s dead”. Per dover di chiarezza traduco: “Mamma, ho appena ucciso un uomo, ho puntato una pistola alla sua testa, ho premuto il grilletto, ed ora è morto.” Forse quel poveretto è solo entrato nel momento sbagliato. Un’altra canzone e non sarebbe successo nulla.
Ora sto prendendo il caffè. Devo disfarmi del corpo. Intanto ho chiamato il bar dicendo che il ragazzo non era ancora arrivato. Pensavo che avrei scritto ciò che si prova ad uccidere un uomo, che avrei avuto materiale per anni. Invece niente. Ma il foglio non è più bianco. Bohemian Rhapsody sta per finire: “nothing really matters, anyone can see, nothing really matters, nothing really matters to me. Anyway the wind blows.” Traduco, sì, traduco: “Niente m’importa veramente, chiunque può capirlo, niente è veramente importante, niente è davvero importante per me”.
Perché? Perché ascoltavo i Queen e proprio quella canzone, perché il barista… mio caro lettore, tu fai domande che non hanno risposta, sei troppo curioso, e non è sano.
Ora devo disfarmi del corpo. La prossima pagina bianca la riempirò con questo: il racconto della sepoltura. Sei curioso? Vorresti venire con me? Ricorda che ho ancora un colpo in canna…
Voltati.

 

4 pensiero su “Mio caro lettore…”
  1. Bravo! Il tuo pezzo l’ho letto poche ore dopo aver recitato uno spettacolo in cui ognuno di noi attori recitava brevi monologhi in cui confessavamo i nostri delitti, compiuti per idiosincrasie particolari o in momenti di rabbia o frustrazione. Il tuo sarebbe stato perfetto!
    Bella la coincidenza tra il tuo agire e le parole di Freddie, coinvolgente nel finale.

  2. un bel racconto, brava.
    ben scritto, incalzante nel ritmo e suggestivo nella trama.
    per il resto mi terrò alla larga finchè non avrai sistemato il cadavere e trovato fonti di ispirazione più tranquille.
    un sorriso.
    ciao
    anna

  3. Da restare senza parole!!!
    Ci si sente “dentro”, parte integrante del racconto.
    Comunque non mi piacciono i queen!!!
    Devo esserne fiero?

  4. vi ringrazio!
    sono contenta che vi sia piaciuto.
    cara anna, sto cercando fonti d’ispirazione più tranquille… ma anche lì ho trovato un morto ammazzato!
    grazie a tutti del tempo dedicatomi!

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