Fa freddo, anche se è estate;

perciò accendo un cero innanzi

alle mie spoglie che passano

tra i tanti passi.

 

Conto il nero delle cicche

sulle chianche.

 

Me lo infilo addosso,

come un cappotto

sulla mia gialla mummia

 

che va,

 

trainando un inno incoerente.

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