Non ho mai avuto il pollice verde. In casa ho solo un piccolissimo balcone che si affaccia su di un cortile.
Data l’insufficiente esposizione al sole, tutti i miei sforzi per renderlo fiorito sono dei clamorosi insuccessi.
Quest’anno ho optato per delle piante verdi. Un vaso l’ho risevato alle piante aromatiche: menta, erba cipollina e basilico.
Tutto prometteva bene fino a quando ho notato che il basilico languiva: le foglie avevano dei larghi buchi. Qualcosa le stava mangiando. Ho inforcato gli occhiali ed ho a lungo cercato l’ospite sgradito. Niente.
Mattina dopo mattina, alla verifica, il basilico si presentava sempre più scheletrito ed io ero presa da rabbia impotente.
Ieri l’ho trovato ridotto al solo gambo ed in cima, tranquillo, un bel bruco verde di quelli che si mimetizzano sotto le foglie e che non riesci mai a stanare.
“Ti ho preso!” Ho detto trionfante come una Vispa Teresa.
Ma, una volta catturato l’ingordo, non ho avuto il coraggio di sopprimerlo: aveva una sua bellezza vellutata e qualcosa di estremamente vitale.
L’ho adagiato su di un pezzo di carta e uscendo l’ho portato con me.
Una volta fuori ho dovuto fare il solito slalom per accedere ai cassonetti. Da un po’ di tempo infatti il negozio accanto, per difendere le sue vetrine dai motorini in sosta selvaggia, ha installato sul marciapiede una teoria di cassettoni di cemento completi di relativi arbusti. Questo ha tagliato ogni accesso, se non acrobatico, ai cassonetti dei rifiuti. Inutili le proteste: i vasi permangono.
Bene. Ho eliminato pericolosamente, a rischio della mia stessa incolumità , i miei scarti nelle varie raccolte differenziate poi, riconquistato il marciapiede, ho deposto il bruco su una delle piante del negozio.
L’ho subito perso di vista, si è mimetizzato. Sono sicura che starà benissimo: lì c’è ancora tanto da mangiare.
bel racconto.
ottima idea!
perchè far fuori il bruco?
meglio far fuori il prepotente.
sai se ci sono bruchi carnivori da qualche parte?
sarebbero ancora più efficaci.
un testo intrigante nel contenuto, agile nella narrazione e ovviamente ben scritto.
suscita interesse e partecipazione nel lettore fino all’ultima riga.
ciao
anna
Simpatico e ben scritto. Io non so dove l’avrei depositato, ma sicuramente come te, non l’avrei fatto fuori, nel cassonetto ci metterei altra roba se esistessero quelli per gli esseri chiamati umani.
Sandra
Il bruco diverrà farfalla al sentore di basilico e, fino al momento in cui l’hai depositato vicino ai cassonetti del pattume, il suo radioso futuro pareva ormai assicurato. Pensa te che scherzi che tira la vita… ;°)
Bellissimo il tuo racconto 🙂
ottima, ottima idea!!! I bruchetti verdi di menta e basilico sono TROPPO bellini… non rieco ad ucciderli… li isolo e procaccio loro cibo: rametti scelti da me
cari saluti 🙂