Vi era un tempo in cui il mondo era popolato solo da buoni sentimenti: Amicizia, Amore e Bontà. Ma un brutto giorno, dalle labbra di Amicizia prese vita Menzogna e Amore ne rimase ferito. Da questo episodio, nacquero i primi sentimenti negativi: Tristezza e Gelosia. Nonostante fossero fratelli, i due si accoppiarono dando luce a Odio. Vedendo ciò che aveva provocato, Amicizia pianse e, una sua lacrima, generò Speranza. Intanto, Amore cercò di fermare Odio, ma la loro forza si equivaleva e nessuno riusciva a prevalere sull’altro. E da questo scontro nacqui io, Rabbia. Mi isolai, poiché non volevo nessun sciocco sentimento accanto a me. Non odiavo Amore, né amavo Odio. Tutto mi era indifferente. Eppure accadde qualcosa che non avevo previsto: Amicizia riuscì a trovare il modo di raggiungermi e di toccarmi il Cuore. Mi addolcì e, quando Amore mi sfiorò, dal mio petto sbocciò Fiducia. Ma ciò che credevo Amicizia si rivelò essere sua figlia Menzogna. Tradita e incredula, ritornai in me e al mio antico splendore. Tuttavia le lacrime e il sangue causato da Menzogna scorrevano ancora in me e da essi generai Dolore e Sofferenza. Scatenai la furia dei miei figli su Amicizia, che non potevo perdonare, e su Amore, che mi aveva ingannato. Tuttavia Bontà, attraverso Fiducia, riusciva ancora ad esercitare il suo potere su di me. Non lo potevo permettere, perciò mi liberai della mia primogenita tramutandola in ciò che più le si addiceva: una bolla di sapone. E se una parte di me avrebbe voluto che Speranza la trovasse per fortificarla, dall’altra desideravo che esplodesse in modo che scomparisse dalla Terra. Approfittando del mio momento di distrazione, Bontà mi baciò e io fui sigillata all’interno di una maschera di Rassegnazione. Sottoforma di quest’ultima, fermai i miei figli, Dolore e Sofferenza, e li richiamai dentro di me. Grazie a Bontà, Amore e Amicizia erano salvi e, gioendo insieme, originarono Felicità. Anch’io mi unii a loro, tuttavia era solo apparenza perché Rabbia pulsava ancora viva dentro di me e, presto, sarebbe fuoriuscita tramutandosi in Vendetta.

18 pensiero su “Rabbia”
  1. Mi é piaciuta, una girandola di sentimenti antichi, sempre vissuti, sempre posseduti dall’umanità. Sarebbe interessante mettere all’ombra quelli negativi per poter tornare solo all’Amore, all’Amicizia e alla Bontà. Tuttavia, se questa impresa rimanesse incompleta, chiederei alla Rabbia di unirsi alla Calma, grande virtù dei forti, potrebbero generare il Buon Senso.
    Ciao.
    Sandra

  2. Brava Laura! Ho letto il tuo scritto tutto d’un fiato. Sei stata davvero brava a rappresentare sotto forma di favola i sentimenti; davvero originale. Uno scritto di una persona attenta, capace di tradurre in testo le emozioni.
    Mary

  3. Grazie a tutte. 🙂

    Sandra: Calma e Buon Senso… Fantastico! Non ci avevo pensato! Si potrebbe quasi scrivere un seguito…

  4. Complimenti per la creatività e l’intuito. In effetti si poteva quasi creare un racconto di sentimenti, ve ne sono tanti che quotidianamente ci fanno dannare: appunta la dannazione, la disperazione, l’esaltazione, la tenerezza, l’arroganza, e così via. Brava…

  5. Bella storia! La farò leggere ai miei ragazzi!!
    Dato che ci sono, vi chiedo se potete dirmi dove posso trovare diversi tipi di storie che possono toccare dei ragazzi che vivono la pre-adolescenza!
    Cerco materiale che li possa scuotere, indurre a riflettere… non annoiandoli!
    Baci

  6. Grazie Valery! Poi fammi sapere! ^__^
    Mmmh purtroppo non mi viene in mente nulla su dove trovare questo tipo di storie… 😐 Se mi viene un’idea, ti scrivo un commento qui.

  7. Ciao
    ho letto il racconto velocemente senza quelle pause che si fanno di solito nella lettura anche breve. E’ semplice il racconto con un linguaggio delicato e veloce che ti fa capire subito il significato non nascosto ma rapido verso il cuore.

  8. Cercando fra le cose mi sono imbattuto in un antico racconto sapienziale… Forse i saggi atlantidei, o un vecchio saggio maestro orientale per i suoi allievi… o… forse una “Persona” che sa vedere oltre le evidenze???
    Anche io ti faccio i miei complimenti, sono un educatore e scrivo per i bambini e i ragazzi a volte anche per adulti, per far capire cose che non si devono dimenticare perchè se le dimentichiamo le perdiamo, a volte per sempre. Mi è piaciuto trovare nel tuo racconto questa tensione e queste abilità spero che tu continui a scrivere.
    Mandi “e con questo capirai che sono friulano 😉 ”
    Roberto
    P.s credo che lo userò per uno spettacolo, citandoti naturalmente. Mandi mandi

  9. Questo breve racconto dovrebbe essere letto più dagli adulti che dai piccini. In primis da coloro che si fregiano del titolo di educatori.
    Complimenti all’autrice per il suo potenziale fantasioso.

  10. @Roberto: Ti ringrazio… E, se davvero dovessi realizzarlo, mi piacerebbe aiutarti!

    @Patrizia: Anch’io credo sia più una fiaba da adulti che da bambini… Non so perché ma il finale mi terrorizza!!! Grazie!

  11. I complimenti te li hanno già fatti in tanti, ma permettimi di essere ripetitiva perché ne vale proprio la pena. Complimenti davvero, mi è piaciuto tantissimo perché oltre alla tua capacità d’averli messi insieme, sei riuscita a fornire anche una loro spiegazione. Davvero, davvero meraviglioso 🙂

  12. Posso usarla per farla leggere ai miei ragazzi del catechismo? Stiamo facento un lavoro sulle emozioni e mi sembra un modo carino per concluderla!
    Per Valery: Ti consiglio “Un ago puntato a mezzanotte” di L.Teodori. è un pò difficile trovarlo ma è un libro scritto molto bene, destinato agli adolescenti (e ai loro genitori).

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