La luna era appesa ad un’aquilone,
oltre l’orizzonte,
mentre le onde giocavano a nascondino,
sotto il mare.
Un bambino stringeva forte il filo dell’aquilone,
per non lasciarselo sfuggire,
ma il vento era forte
e voleva portarselo via.
Stringeva, stringeva il filo
e correva, correva il bambino,
inseguendo il vento,
così che il filo non rimanesse teso
e il vento non se lo portasse via.
Correva, correva anche il tempo
e cresceva, cresceva il bambino,
mentre la luna si staccava dall’aquilone.
La luna era sopra l’orizzonte
e appesa al cielo,
quando un uomo cercò di riprenderla con l’aquilone.
Il vento era debole e la luna piena
che allumava più delle lampare dei pescatori,
ma l’aquilone volò basso
e la luna restò lontana,
perché lontana era l’età della leggera innocenza.