Un’estate che muore,

sogni che volano verso Ovest.

Sedersi ubriaco e stanco

a dipingere il futuro.

Battiti di borghi antichi,

diario di un’inquietudine.

La poesia.

L’Amore.

La felicità.

La tristezza.

Una terrazza sulla vita,

e riscopro l’illusione

Una vergine malinconica,

un bicchiere di vino,

e riscopro il piacere.

Occhi tristi,

cuore aperto,

lacrime sul volto.

La vita e la pazzia

sporte alla finestra.

Il sole affonda

nei piccoli vicoli del villaggio

dagli atavici splendori

e dalla sensibile anima.

Vivere un sogno,

assaggiare la libertà.

Mentre un tramonto deflagra in mille colori,

galleggiano ricordi nell’oceano.

Amori che sbocciano,

amori che finiscono,

amori che si nascondono,

amori che piangono.

Non avevo capito

che dovevo ancora bere.

 

Un pensiero su “Settembre”
  1. Alcune intuizioni felici unitamente a passaggi canzonettistici hanno duplice capacità di sorprendere il lettore.

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