Terra che nelle vene scorri,
anziana madre premurosa.
Terra povera,
perla meravigliosa dai dolci profumi.
Bambini giocano e si rincorrono
celandosi in vicoli infiniti,
un mulo che osserva con occhi stanchi
la sdrucciolevole salita.
Terra dimenticata,
terra brigante.
Un sorriso semplice,
un cane per strada.
Terra di confine,
terra triste,
terra d’orgoglio.
Rughe sul volto,
segni di umiltà e fatica.
Madre che i tuoi figli svezzi
per poi lasciarli volare via,
con la certezza di vederli un giorno tornare.
Beato il tuo
perdersi nel tempo,
Beato sciogliersi
nei tuoi colori.
Antologìa di ricchezze.
Correre indietro,
toccare le origini.
Perdersi nel piccolo,
e trovare l’immenso.
Emozioni, umori e sapori di una vita.
nostalgia e rammarico, ricordo e sogno.
una bella poesia
Terra così spesso violentata dall’avidità umana, dall’arrivismo e dagli interessi di chi sembra aver dimenticato il valore del rispetto e della riconoscenza verso questa “madre premurosa” che, nonostante tutto, continua a rigenerarsi e a regalare emozioni agli animi che sanno mettersi in ascolto del suo battito vitale.
Bel componimento