Non più appartengo
alla tribù
dei lieti d’animo.
Non più cavalco
bianchi destrieri
o draghi alati.
Respiro interrotto
in un’estate
che muore.
Candide lacrime,
bruni silenzi.
Nessuno può rubarmi
il sorriso,
nessuno può celarmi
l’odore,
nessuno può dirmi
se amare o morire.
La passione.
Parole flebili
all’uscio delle labbra,
fiumi in piena
alla soglia
dell’animo.
Giochi di incastro,
magie
di contatto.
Un abbraccio,
che
come una scossa
risveglia le membra
e indica la strada.
Un arrivo,
una partenza.
Il dolore.
Fermati,
non correre così…
…mi fa male il cuore…