Bambina, sedevo sfasciata
sotto un sole
che non arrivava mai;
un sole di cenere,
bieco come gli schiaffi
sul muso
o le bastonate improvvise
o quelle corse
che finivano sempre in addii;
piogge incessanti
che cancellavano la mia immagine
come neve al sole.
Arrivò poi la poesia
a fiorire fiori insperati,
un’hallelujah tra i greti del cuore,
sui miei piccoli piedi bagnati
come passeri spaventati.