Non so perchè,
ma credo proprio che sentirò la tua mancanza
ti conosco adesso,
ma è come se già ti avessi amata da molto tempo.
Paese dove tutti sono amici di tutti,
sguardi che si incontrano
e visi che non si scordano mai
non potrò dimenticare mai il loro ”ciao”
che ti fa sentire parte di loro.
Mi mancherà quel dolce sapore dell’aria di mare,
che ti fa sembrare di essere sempre nella stagione estiva,
poi quel freddoloso venticello che ti accarezza i capelli
e ti fa rendere conto che ti sbagliavi
perchè l’inverno prevale.
Adesso vado via
torno alla mia terra natìa
ma nel mio cuore sei entrata
facendolo tuo.
Il suo nome è ”Bagnara”.
Grande scrigno il cuore, raccoglie tutti i nostri ricordi, pronti a saltare fuori quando ne abbiamo bisogno, anche la mente fa la sua parte, immenso patrimono dell’uomo, il ricordo, la conservazione, e il calore degli affetti che strada facendo abbiamo conquistato pronti a darci calore a nostra richiesta.
Ciao.
Sandra
una bella poesia dedicata ad un luogo unico di cui conservi un bellissimo ricordo.
ciao
anna
molto sentita… cmq io cambierei qualche espressione… del tipo:”stagione estiva”, sarebbe meglio a questo punto lasciare estate… al secondo verso ci vorrebbe un punto… alla fine secondo me dovevi rivolgerti direttamente al luogo, perchè hai impostato così tutta la poesia: dicendo “il suo…” fai presupporre che hai parlato di lei in terza persona… quando invece lo hai fatto alla seconda… a meno che non hai voluto dare un effetto cinema, quando alla fine la voce narrante si rivolge a qualcosa che è stato soggetto dell’opera…
che ne pensi?
Mi ha sorpreso e nello stesso commosso, leggere questa bella poesia su Bagnara, il paese in cui vivo. GRAZIE…..
ps. Bagnara Calabra?