La storia è ambientata in Francia, all’interno del museo parigino del Louvre, dove è avvenuto un delitto. È stato ucciso Jacques Sauniere, il curatore del museo, il quale, prima di morire ha fatto in tempo a lasciare un misterioso messaggio in codice. Sarà compito di Robert Langdon, uno storico americano rinomato per i suoi studi sul santo Graal, cercare di decifrare quel codice. E ad aiutarlo, gli si affiancherà Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, agente del dipartimento di crittologia della polizia giudiziaria.
Nel frattempo, arriva a Roma da New York il vescovo Manuel Aringarosa, un pezzo grosso dell’Opus Dei con una missione importante e segretissima da compiere.

Questa in sintesi, la storia de “Il Codice da Vinci” il romanzo scritto da Dan Brown, che è stato pubblicato nel 2003, è stato tradotto in 44 lingue, ed ha venduto oltre 65 milioni di copie in tutto il mondo.

Bisogna ricordare infine, che non si deve leggere l’opera come un saggio storico (per tal motivo è stato spesso criticato, in quanto al suo interno sono stati riscontrati diversi errori storici) ma per quello che è, ossia un romanzo di finzione, dove realtà e fantasia, mistero ed esoterismo sono dosati in una efficace formula che appassiona e coinvolge il lettore.

4 pensiero su “Il Codice da Vinci – Dan Brown”
  1. Ho letto questo libro prima che partisse la querelle sul contenuto e concordo con l’essenziale precisazione finale, quella, cioè, che ricorda come il romanzo non si prefigge di dare verità storiche o religiose, ma, come tutti i thiller, intende attrarre l’attenzione del lettore, che ama i romanzi di suspance, con una trama avvincente.
    Per chi segue questo genere di narrativa è una lettura piacevole, per chi cerca verità religiose è, invece, un’occasione perduta per leggere altro.
    anna

  2. A me sembra che se uno scrittore non si prefigge verità storiche o religiose debba però attenersi ad una regola di correttezza: se tutto è inventato non può far riferimento ad istituzioni invece esistenti come la Chiesa Cattolica e l’Opus Dei. Diventa altrimenti un’ottima tecnica di diffamazione! Mi pare perciò, data la scarsa professionalità dimostrata, che sconsiglierei i suoi libri! Tale scrittore… tali i suoi libri!

  3. Sul Codice da Vinci se ne sono dette tante, ma secondo me, oltre al fatto che il libro è bellissimo, ci sono molti spunti di riflessione, molti argomenti che ti spingono a fare delle ricerche, per curiosità, per spirito di conoscenza… Davvero interessante.

  4. Ho letto il libro con molta attenzione, si sono dette molte cose sulla sua verità o falsità. Non posso dire quale via scegliere ma di certo non tutto quello detto può essere fantasia. E’ meglio fermarci un pò a pensare se sia falso il libro o quello che ci sta intorno?
    Cmq è bellissimo, consigliato sicuramente!!!

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