Spiagge, mare e tanto vento,

passeggio scrutando l’orizzonte

i gabbiani mi volano attorno

sembra che mi vogliano parlare

li osservo nelle loro acrobazie

che spettacolo vederli volare!

Decido di sedermi, mi faccio accarezzare dal vento

e come per magia ho la sensazione che mi parli.

Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare

la sua voce è sempre più chiara

mi parla dei suoi viaggi,

mi dona i profumi raccolti nel mondo.

Ma ad un certo punto è come se si rattristasse

scema di forza e la sua voce non è più chiara.

Ritorno in me, lo cerco, gli dono il mio corpo

voglio raccogliere anche la più fievole delle sensazioni.

Lui ha capito che non sono curioso

ma che sono interessato ai suoi messaggi.

Mi chiede se sono pronto ad ascoltare

anche per quello che vede

gli rispondo “Sì, vento parlami”

“Uomo, i profumi che ti inebriano, non sono di fiori, né di piante,

sono profumi di guerre, di povertà, di inganno

che tu pensi di non conoscere:

io tutti i giorni vi porto messaggi.

Ma voi tutti i giorni siete distratti.

Attenzione

perché se non sai ascoltare

il vento può cambiare

e sarà TROPPO TARDI!”

 

3 pensiero su “Vento”
  1. mi hai ricordato quel passo biblico del Qohelet che inneggia al tempo che c’è per ogni cosa.
    così, quindi, ci sarà anche la fine del tempo in cui perfino il vento si poserà e tutto troverà la sua pace.
    ciao
    anna

  2. Chi non comprende il silenzio probabilmente non capirà nemmeno le sue parole. Ma se si ascolta attentamente l’autentica voce del cuore e della coscienza è illuminato dalla sua verità.

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