Dolce ragazza mia, quando ti osservo

mentre ti guardi allo specchio compiaciuta

affiora struggente in me il ricordo

della mia gioventù, ormai perduta.

Dà gioia al mio cuore l’osservare

dei tuoi occhi limpidi la purezza,

nei quindici anni tuoi io vedo ancora intatta

l’innocenza della fanciullezza.

Guardo il tuo corpo acerbo mentre danza

al suono sfrenato delle tue canzoni,

e quando ti chiudi a cullar nella tua stanza

i primi sogni, e le prime tue illusioni.

Dai dolori e dagli affronti della vita

potessero i miei anni esserti scudo!

Che tu non debba mai sentir tradite

le tue speranze, come a me è accaduto.

E’ questo che il mio cuore ora ti dice:

– voglia il Signore udir la mia preghiera! –

“Potessi almeno te veder felice,

ormai che per me giunta è la sera.”

 

2 pensiero su “Quindici anni”
  1. mi piace l’idea di essere da scudo per le persone che amiamo, soprattutto per i figli, per i nipoti, per tutti i giovani che iniziano il loro cammino nella vita, così fragili ed indifesi.
    alcuni si perderanno, altri cadranno e riusciranno a rialzarsi, ma moltissimi riusciranno a destreggiarsi, camminando con piede leggero sulle brutture del mondo.
    li accompagna la nostra fiducia in loro e la speranza di aver saputo insegnare a scegliere.
    per il resto la libertà in cui nascono forgerà la loro vita.
    una bella poesia e un bellissimo suggerimento di riflessione.
    ciao
    anna

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