Dolce ragazza mia, quando ti osservo
mentre ti guardi allo specchio compiaciuta
affiora struggente in me il ricordo
della mia gioventù, ormai perduta.
Dà gioia al mio cuore l’osservare
dei tuoi occhi limpidi la purezza,
nei quindici anni tuoi io vedo ancora intatta
l’innocenza della fanciullezza.
Guardo il tuo corpo acerbo mentre danza
al suono sfrenato delle tue canzoni,
e quando ti chiudi a cullar nella tua stanza
i primi sogni, e le prime tue illusioni.
Dai dolori e dagli affronti della vita
potessero i miei anni esserti scudo!
Che tu non debba mai sentir tradite
le tue speranze, come a me è accaduto.
E’ questo che il mio cuore ora ti dice:
– voglia il Signore udir la mia preghiera! –
“Potessi almeno te veder felice,
ormai che per me giunta è la sera.”
Vi è sentimento, complimenti.
mi piace l’idea di essere da scudo per le persone che amiamo, soprattutto per i figli, per i nipoti, per tutti i giovani che iniziano il loro cammino nella vita, così fragili ed indifesi.
alcuni si perderanno, altri cadranno e riusciranno a rialzarsi, ma moltissimi riusciranno a destreggiarsi, camminando con piede leggero sulle brutture del mondo.
li accompagna la nostra fiducia in loro e la speranza di aver saputo insegnare a scegliere.
per il resto la libertà in cui nascono forgerà la loro vita.
una bella poesia e un bellissimo suggerimento di riflessione.
ciao
anna