Ascoltami un momento.
Ascoltami…
Cos’è che ti fa battere il cuore.
Cos’è quella luce… si!
Quella luce che risplende sul tuo viso.
E quel sorriso poi… cos’è.
Io, proprio non so, spiegare
perché di, quel sognare le stelle,
quando nel profondo dei miei occhi…
tu non ci sei.
Quando distesa vicino alle onde del mare,
sotto un cielo di stelle, fingo di sognare,
che dolce è la notte che si avvicina,
dei miei primi, incerti passi
di bambina.
Quando durante la notte
io sussurravo il tuo nome,
se poi vedendoti, eri l’illusione.
Tu che ne sai, che da piccina io
ti odiavo, quando poi ti cercavo.
Cosa ne sai…
quando ho capito che grande sono diventata
e ti accorgi di non essere mai
stata amata.
Che ne sai, se sei il triste sorriso
che dilania il cuore di chi più
non culla il tuo pensiero!
Che ne sai, se sei la morte
sul mio viso… Tu padre,
oh viso di primavera!
E’ bellissima…
Grazie RitaLs, il mio è solo un grido di odio. La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno, disse un tale. ciao e grazie del passaggio.
A differenza dell’amore, l’odio non è necessariamente preceduto dalla volontà d’espressione: può, infatti, essere causato per costrizione, proprio malgrado.
Pazzesca e molto bella ; non ti nascondo che ho sofferto a leggerla come mai mi era capitato.
Brava.
Ciao. QS-TANZ.
E’ bellissima, lascia 1 segno dentro.
Fantastica, se io fossi in te scriverei un libro intero di queste poesie che hai scritto.
Arrivederci alla prossima poesia.
Commuove i miei occhi questa poesia, la vorrei dedicare al mio papà, al quale voglio tanto bene… io se fossi l’autore sarei commosso da questa poesia!!!
E’ davvero bella quella poesia mi fa ricordare tanto il mio papà che ora è detenuto, mi ha fatto commuovere questa poesia, complimenti è davvero bellissima!