Appello d’amore
Dammi
un segno della tua presenza
e io sentirò caldo
anche se fuori c’è la neve
e il camino nella stanza
è spento.
Regalami
un po’ della tua voce
e io danzerò nel vuoto
anche se intorno c’è silenzio
e lo stereo nella stanza
non risuona.
Dammi
una carezza silenziosa
e io per un po’ mi sentirò protetta
anche se attorno c’è solo il buio
e la tua mano il mio viso
non lo sfiora.
Regalami
un sorriso
e per un po’ io sorriderò per ricambiarlo
anche se tutti attorno a me piangono
e il biancore dei tuoi denti nella stanza
è spento.
Un valido appello d’amore, anche se, a mio avviso, amo le virgole come pausa.
Ciao.
Sandra
COncordo con te. Anche io le amo e ammiro chi si ricorda di usarle sempre e sa farlo quando è opportuno… io non rientro tra questi 🙂
Molto dolce, intensa quanto basta, sfiora una lirica non drammatica. Lascerei così la punteggiatura conferisce più musicalità ed una sua ritmica.