L’avrei voluto festeggiare con te,

insieme a te,

prepararti una cena illuminata da tante piccole stelle.

Ma ancor prima di cenare

ti avrei saziato col mio amore,

danzando abbracciati

fino a farti mancare il respiro,

accarezzandoti con le mie labbra

tutta la tua soffice pelle.

Sarei salito in alto con te,

insieme a te,

avvinghiati in cima all’universo

per cogliere un fiore

della tua stessa natura,

accostarlo fra i tuoi capelli

e vederlo confondere fra l’evanescenza dei tuoi occhi,

fra la luce del tuo cuore

ove mi sarei tuffato fino a perdermi dentro.

 

3 pensiero su “GeneSia”
  1. Non so perché ma a me le poesie piaccion se mi piace l’ultimo verso. E perdermi dentro mi dà la sensazione dell’immensità… Bella.

  2. Ti conviene leggere l’altra, l’ultimo verso è ancora più bello.

  3. mi scuso per non aver letto prima questa tua poesia.
    devo essermi distratta.
    ha ragione Rita è un bel crescendo di rabbia, di delusione e d’amore.
    toglierei ” L’ ” iniziale, perchè a mio giudizio può sembrare un refuso.

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