Ti ho urlato in faccia
ti ho urlato in faccia il dolore
delle mie antiche ferite
Come se fosse stato tuo il pugnale
E mentre io ti avvelenavo
Ti uccidevo rabbiosamente
Come se fosse tua
la mano che mi ha colpito.
Mi hai stretto
in un caldo forte
abbraccio.
E ho sentito che soffrivi
Che soffrivi per me
Che soffrivi con me
Scusa se ti chiamo amore
comprendo la spontaneità della tua poesia e il sentimento che l’ispira, ma permettimi di dirlo, non avrei utilizzato quel titolo, perchè, a mio giudizio, Moccia ha reso quella frase sua, per sempre.
ciao
anna
Ciao, Anna
capisco quello che intendi dire, ma non mi è sembrato idoneo alcun altro titolo, d’altra parte la mia volontà ed il senso della poesia sono espressi pienamente in quel titolo. E non penso che una frase possa essere considerata di qualcuno.
Comunque grazie per il tuo commento.
ciao,
piero