Tu,

un fascio di erbe che consuma il respiro,

con un bacio di terra

dal sapore di gelso

che m’indica il cammino.

 

Sei la notte del vampiro,

che non sorge dietro i granai,

e l’amore della luna

che verso il sole,

non muore mai.

 

La scritta eterna sul legno

di un ulivo arso dal vento,

che perde sangue,

lasciando un segno

eterno, nel mio tempo andato.

 

Mia pioggia di dolore,

caduta da questa croce,

dove la morte ride con i suoi angeli.

 

Vita con un’unica inevitabile spina,

smarrita nel deserto,

ed ora mia magnetica rosa,

agile farfalla dell’oceano,

mio selvatico sguardo di Amore.

 

5 pensiero su “Tu sei la mia vita, Amore”
  1. io apprezzo questo contorcimento che descrive un amore simile a quello di un ulivo, essenza che ricorda un altro albero a cui la tradizione affida ben altro dolore e infinite speranze.
    che mi piacciano le cose difficili?
    ciao
    un abbraccio.
    anna

  2. se vi state chiedendo l’origine del titolo, bè… guardate le prime lettere di ogni strofa più l’ultima dell’ultima strofa… 🙂

  3. Una bella poesia, sottile ed elegante, tecnicamente perfetta, mi é rimasta a lungo nella testa senza però riuscire a scendere al cuore.
    A presto leggerti.
    Sandra

  4. Mi è piaciuto molto quel “vampiro”, oltre a dare una impronta nuova apre la poesia a un nuovo tema, originale certo, molto gotica e ‘inglese’.

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