Quando l’amore chiama segui il segno… dice Gibran nel Profeta, concordo con lui, bisogna seguire le passioni, l’amore anche se questo genera in noi sofferenza, anche se la persona a cui dedichi le tue attenzioni ti usa e ti calpesta come si fa con uno zerbino davanti la porta di casa. Forse Gibran parla di un amore filosofico non di certo dell’illusione del cuore. Per me dunque l’amore è un illusione, in tutte le sue forme. Il cuore si illude, di averlo trovato. Poi basta poco per tornare alla realtà: l’amore non esiste. È un contratto opportunistico tra due esseri che prima si giurano amore eterno e poi si odiano. È un continuo sopportare i difetti dell’altro e come diceva Carlo Verdone in un suo film “l’amore è eterno finché dura” allora come mai ci sono amori che non finiscono, che durano fino alla morte. Forse sono i pochi che conoscono che cosa sia l’amore vero, quell’amore che vado cercando, si Gibran ci dice di seguire il segno ma qual è questo segno, e dove è così lo cerco e magari se lo troverò anche io scoprirò l’amore della vita prima che questo mio cuore diventi così arido da non far nascere più nemmeno un fiore. L’amore ti prosciuga il cuore lo strizza, e si prende il meglio di te, e poi ti lascia senza fiato. Allora mi chiedo perché amare? perché continuare questa ricerca d’amore? Perché continuare ad illudersi che esista davvero? perché seguendo il segno si arriva sempre nel sentiero della sofferenza e mai nell’appagamento dei sensi e alla serenità? L’amore diventa dunque solo un puro atto sessuale, un vagare da un letto ad un altro cercando di colmare il senso di vuoto che hai nel cuore, per poi ritrovarsi sempre più solo e sempre più vuoto. Certo tutto questo non è giusto ma è la vita che è ingiusta forse quando Gibran scriveva erano altri tempi ma il ragionamento è lo stesso se cerchi l’amore lo devi seguire il segno e anche se sotto la sua piuma c’è la lama più tagliente tu devi continuare a cercarlo. Almeno se non lo trovi puoi dire di averci provato è vivere nella speranza che ti fa vivere.
Carissima, mi dissocio dal tuo ragionamento. Mi dispiace se nel tuo cammino ci sono state sofferenze o amori a senso unico, comunque, penso é così per tutti. Ho solo la mia visione della vita da citarti e ti posso dire che oggi viviamo in tempi molto diversi dai miei, per costumi, per idee, per tecnologia, ma l’amore é sempre la molla che fa girare il Mondo, senza quella, si ferma tutto, di questo ne sono certa. Va saputo aspettare, va saputo crescere, coltivare e quello che é più difficile, mantenere.
Lo si riconosce al volo i più fortunati, altre volte é a portata di mano, ma ci vuole più tempo. Sii positiva e serena e vedrai che anche per te ci sarà quell’amore che non ti farà soffrire, poi con gli anni, subirà parecchie trasformazioni, ma saranno, almeno secondo il mio pensiero, tutte positive, voglio dire, se la primavera, bellissima stagione, fosse perenne, verrebbe a noia, dobbiamo avere la capacità di grattare e vedere il bello in tutte le stagioni. Io ancora non ho conosciuto l’inverno, ma di sicuro non lo temo, trovo affascinante anche il temporale, e il freddo di una giornata d’inverno, non solo il sole di agosto.
Sono sicura che la tua intelligenza e il tuo buon senso saranno ottimi alleati alla tua passionalità.
Un abbraccio.
Sandra
mamma mia, Chiara!
che genere di carne metti al fuoco….
immagino che non te la prenderai se non sono capace di commentare un testo come il tuo solo sulle virgole e sui punti (qualcosa nella punteggiatura effettivamerntte può essere migliorata).
bevendo con te questo caffè, mi viene da dire che molto, se non tutto dell’animo dell’Autrice ne emerge, con tutto il suo dolore, la sua delusione, la sua ansia di raggiungere l’Amore, quello con A maiuscola.
cos’è l’Amore?
come si può amare qualcuno se non si è capace di amare se stessi, cosa dare ad un altro se non sappiamo cosa dare a noi stessi?
perchè partire dall’idea del farsi tappeto per uno che non sa, e soprattutto non intende, farsi tappeto per noi?
niente tappeto, per nessun motivo.
l’amore è quel sentimento che ti pone davanti ad un altro che è l’esatta tua metà, quella metà che ti manca, quel gemello che guardi negli occhi e riconosci come uguale a te e identico addirittura, quell’altro te stesso che ti pone davanti a se stesso come tu fai con lui.
esiste una persona così?
no.
ma lo diventa, se tu in lui e lui in te riconoscete l’altro con cui potere fare quel cammino che dura tutto il tempo che la vita concede da vivere insieme.
l’equivoco dell’amore come passione continua, come prestazione sessuale quantificata, l’amore come o tutto o niente esiste solo nella fantasia di chi non ha capacità di progetto.
l’amore inteso così è la forma estrema di protagonismo, di egoismo.
l’amore così è veramente una pia di illusione.
l’amore, che non è quindi passione – che a sua volta è altro dalla continuità di sentimento che la persona vagheggia – è la cacità di riconoscere chi accetta di mettersi in cammino al tuo fianco, con te e per te, costituendo a volte il battitore a volte la retroguardia di quella strada da percorrere insieme, riconoscendo i tuoi limiti, conscio dei suoi, disposto a portare i tuoi stessi fardelli, sapendo che ogni giorno tu vuoi amarlo come lui vuole amare te.
non esiste il tutto e subito.
esiste il divenire.
ciao
anna
Ciao Chiara, volevo solo dirti che l’amore è la forza della vita, non ci si può rinunciare, puoi soffrire, è vero, puoi perderlo, inseguirlo, deluderlo o restarne delusa, ma è lui il motore della vita. Ti auguro di trovare un amore che ti dia tutto quello che il tuo cuore spera. Ti abbraccio. Ciao da Betta
Anna per la punteggiatura ho ancora molto da imparare, come al solito hai colto in pieno come si fa ad amare gli altri se non sai amare te stessa? sei un gran bella persona è fortunato chi ti può chiamare amica se vieni a padova ti offro un caffè vero
SANDRA quello che descrivo è la concezione moderna di amore non la condivido ma è così
veramente io l’avrei trovato il mio amore solo che è un po’ inguaiato
scusami sai, ma il mio era un modo per dire la mia su una diatriba sempre viva tra chi scrive e chi legge, ovvero se è mai possibile limitarsi nel commento alla sola punteggiatura, all’ortografia, al costrutto (e detto da un’insegnante di lettere credo che abbia il suo valore) senza dire la propria sul contenuto.
non sono affatto d’accordo sul fatto che chiunque dia visibilità ad uno scritto, in quanto portatore di un qualsivoglia messaggio, debba essere “tollerato”, perchè nel momento in cui si stendono i propri panni in piazza ci si espone al commento e non c’è protagonismo o fierezza personale che tenga.
non credo che abbia un valore assoluto neanche l’ignorare.
è la dura legge del dare e ricevere.
come avrai inteso, il riferimento era, quindi, solo l’occasione per dire ciò che pensavo in proposito, perchè non credo nell’apriorismo e nella tolleranza applicati ad ogni campo.
passiamo oltre.
non so proprio se sono “una bella persona”, perchè, come tutti, ho parecchi limiti di cui sono conscia, anche se non tutti quelli che qualcuno privatamente e pubblicamente mi ha rinfacciato.
è che la mia esperienza di vita mi ha insegnato che “la scelta” può renderci felici o dannarci per sempre.
la generazione a cui appartieni è cresciuta nel mito mediatico dell’emozione da vivere ed esternare, riducendo tutto all’attimo e, quindi, a quel modo di credere che l’amore sia una cosa che va e che viene, cosa che sono invece la passione, l’attrazione fisica e l’appagamento sessuale.
si è sminuito e progressivamente annullato l’aspetto dell’amore come conquista personale e di coppia, un modo di crescere all’interno di un rapporto a due che non deve mai essere un limite, ma una ricchezza.
ti confesso che io non comprendo chi piange per amore.
aridità la mia?
non credo proprio.
è un modo diverso di guardare il problema.
se pensiamo che l’attrazione fisica sia il motore che muove tutto, poniamo in seconda posizione l’aspetto fondamentale di un qualsiasi rapporto a due e cioè la lunghezza d’onda mentale e la possibilità di intesa con chi ho davanti.
se mi imbarco in un’avventura “amorosa” con chi fisicamente mi piace, ma è mille anni luce lontano dal mio modo di sentire, a quale risultato posso arrivare, soddisfatti i bisogni primari?
forse tutti dovrebbero valutare il fine che si pongono e che per loro è la meta da raggiungere, prima di partire per la tangente dicendo che sono innamorati.
un abbraccio.
tu sei una bella persona, in cammino e, come dice Coelho, lo “straordinario” sta nel cammino della gente comune.
ti auguro di trovare presto l’altra metà della mela che sei, perchè non è difficile, bisogna solo “riconoscerla”.
…e se passo da Padova, vengo a trovarti, oppure facciamo il contrario…
a.
Che tristezza!
Forse sono fortunata io, forse sei stata sfortunata tu… il caffé mi é andato di traverso. Cosa dire a qualcuno che ti confida di avere il cuore sotto le scarpe? L´amore esiste, e non c´é altro che ti faccia sentire piú viva.
Forse lo cerchi nel modo sbagliato “vagare da un letto ad un altro cercando di colmare il senso di vuoto che hai nel cuore”, o forse, l´amore non va cercato.
Ciao
Tilly
per anna; come ti ho spiegato sono i primi testi che scrivo quindi sono implemetabili, per cui grazie per i tuoi consigli. anzi da oggi te ne chiederò altri visto che sei una prof di lettere è che io quando scrivo, lo faccio tutto di un fiato, non sono presuntuosa e ti dico che ho tanto da imparare, anche nel capo della scrittura quindi mi inclino alla sua clemenza. Quando ho detto che sei bella persona non ho detto che sei priva di limiti e difetti, mi piace il tuo modo garbato con cui ti approcci alle persone dicendo la tua opinione senza ferire l’animo degli altri e detto da me che sono una gran permalosa, voleva essere un complimento.
Comunque quando ho deciso di pubblicare questo testo sapevo che sarei stata criticata per il suo contenuto, io ho descritto solo la realtà dei miei tempi, perchè lo vedo così anche se non lo condivido, perchè se no non cercherei ancora l’amore se la pensassi così. beato chi può mangiare pane e amore tutti i giorni
con affetto cg
per Tilly: non è tutto autobiografico, io non sono capace di vagare da un letto all’altro, era riferito ad una cosa che mi ha detto un mio caro amico in merito al fatto che non voleva storie serie ma solo avventure. comunque grazie per il commento si può imparare da tutti
Chiara, stai serena!
nessuno di noi ti ha “criticato”.
abbiamo solo bevuto dei caffè con te a questo bar che è il “Caffè Letterario”, seduti al tavolino delle “riflessioni personali”.
gli avventori entrano, leggono, si scambiano idee, discutono più o meno animatamente, si salutano ed escono, sapendo che anche domani, più o meno alla stessa ora si ritroveranno per il solito caffè o per quel cappuccino che il barista (ciao, Luca!) sa fare con ottima perizia.
grazie, invece, di aver saputo trovare un argomento avvincente di discussione che evidentemente ci prende e ci interessa.
non ti preoccupare per lo stile, era così, tutto d’un fiato, perfettamente consono alla personalità di una ragazza giovane che ha tante idee nella testa e speranze nel cuore.
ciao
anna
leggo con molto interesse le nostre storie, ma non sempre condivido i pareri.
Io credo che tu debba imparare, ed è faticosissimo, a stare anche senza compagno. Noi donne siamo meravigliose, abbiamo risorse infinite, dobbiamo amarci di più.
Se poi arriva quello giusto, benissimo.
Una canzone diceva: amare di meno, non tanto ma una briciola di meno. Almeno proviamoci.
Baci rina
La concezione moderna dell’amore mi può anche piacere, ma sinceramente preferisco gli anni settanta…, sai per affetto…
Comunque Chiara hai tutto il mio AFFETTO, una persona come te, sono sicura che non avrà nessuna difficoltà…, poi se già lo hai trovato…
Con simpatia
sandra
Ciao chiaraguid, ci si ritrova in caffetteria
Da un lato ti do ragione… molte persone “fanno uso” dell’amore proprio come tu hai descritto. Dal mio punto di vista è orribile però in effetti esiste chi concepisce sul serio l’amore così. Si è capito anche che in realtà non rispecchia il tuo pensiero, ma voleva essere una “descrizione”.
Un altro lato di me pensa (forse perchè sarò troppo buono) che non possono esistere persone così!!! La realtà insegna il contrario…. lo so.
Per la “zia Anna”: per tollerare non intendevo esentarsi dal commentare… forse evitare espressioni esplicite del tipo: “non ho capito il tuo testo… spiegamelo quando hai tempo”. Lo so che un mio testo se pubblicato verrà letto e commentato. Poi perchè non si dovrebbe dare visibilità ad un testo portatore di un qualsivoglia messaggio? Ogni testo dovrebbe contenere un messaggio proprio per questo va rispettato. E’ come dire se siamo seduti ad un tavolo ed ho voglia di dire una cosa mi si tolga la facoltà di farlo perchè non merito visibilità o perchè il mio messaggio è meno importante rispetto ad altri o perche non è espresso adeguatamente.
Nè protagonismo, nè fierezza. Ti ho dato della “zia” perchè ti stimo e abbiamo una “certa” confidenza! Spero non sia arrivata una mancanza di rispetto.
Ciao
raf
raf, amore della zia!,
io desidero un cappuccino.
tu cosa prendi?
offro io, ovviamente….
riconoscendo a Chiara il merito di averci fatti qui trovare, vorrei ricordare che dire “non ho capito” non è offensivo, anzi la prima cosa che mi è stata insegnata da bambina, vivendo io in un mondo di grandi (genitori, nonna, zii) è stata quello di farmi capire che potevo chiedere spiegazioni, se non capivo.
prima di partire con la lancia in resta e atterrare l’avversario, sarebbe meglio “capire” se l’avversario è poi tale.
la cosa che ho imparato a questa mia età avanzata (capelli bianchi, dentiera, occhialini, cornetto acustico, bastone e pannolone), in seguito all’episodio cui tacitamente ci riferiamo, è che se fossi stata zitta e non avessi parlato, credo in termini più che civili (ma il livello di civiltà è soggettivo, soprattutto considerato che esiste un aspetto pubblico ed uno privato nei vari modi di agire e valutare), un manto di polvere avrebbe coperto tutto.
ecco l’unica vera mia colpa: NON l’aver detto “non ho capito”, MA l’aver posto la domanda, trasformando un bruscolino, in un pianeta del sistema solare.
a tutte le età si impara, però.
ecco perchè la vecchia non voleva morire…
con l’affetto di sempre, caro nipotino e a presto ritrovarci.
zia anna
p.s.: sei proprio sicuro che “ogni” genere di testo debba essere tollerato?
sei sicuro di essere disposto ad accettare l’idea racchiusa in quel “ogni”? a 360°?
si aprono orizzonti sconfinati…
RAF: Grazie mille,
AD ANNA: che devo migliorare nel mio stile?
ho voglia di imparare , ieri mentre scrivevo ero un po’ impacciata perchè pensavo OH DIO ma sto punto sarà messo al punto giusto ci sta bene un punto o una virgola! che stress
non cambiare niente nel tuo stile.
sii sempre te stessa.
va tutto bene così e sii felice, perchè il testo che hai scritto e pubblicato ha avuto un gran successo ed ha spinto molti di noi ad intervenire e a dire la propria.
un abbraccio.
a.
Si, Anna, io penso di si.
Anche io se non capisco lo dico, prima però vedo di poter provare a fare una sorta di interpretazione personale di ciò che è il testo e di ciò che forse esso nasconde. Va bene comunque dire che non si è capito naturalmente.
Tornando al tuo ps molto interessante… io resto del mio parere perchè accettare ogni idea, ogni pensiero ogni messaggio secondo me innanzi tutto è segno di tolleranza, di apertura, civiltà… non so come dire esattamente poichè l’argomento si presta a facili fraintendimenti. Resta fermo comunque che accettare non equivale a condividere. Io accetto anche il tuo modo di pensare pur non condividendolo… però lo accetto è do la stessa importanza (visibilità ecc) a quella data agli altri modi di pensare.
Ciao
ps. stiamo facendo impazzire il “bar-man” mi sa?!
Raf
Ciao Chiara, io penso che il vero amore stia soprattutto nel donarlo agli altri, spesso donare un semplice sorriso ad una qualsiasi persona ti regala amore anche a te stessa. Non sentirti mai prosciugata dei tuoi sentimenti, l’amore non può levartelo nessuno, neanche le persone più aride che tu abbia potuto incontrare.
Un saluto con affetto…
Alice Rainbow
per Raf:
non so che idea tu ti sia fatto su di me, ma non sono per la licenza, per la sopraffazione, per l’abuso, per l’egoismo, per l’egocentrismo, per ogni tipo di violenza…
non sono neanche per l’imbecillità, per il vittimismo, per l’autoincensazione, per la stupidità, per l’ovvietà.
non sono per la presa in giro, per la furbizia, per la scorciatoia.
sono cose che non tollero e non voglio capire…
e non mi vergogno ad ammetterlo.
sono un tipo molto difficile, selettivo e con puzze sotto il naso.
ecco perchè non sono in grado, per esempio, di sopportare “ogni” genere di testo che ricada in una di queste categorie (ebbene, sì, la mia era una domanda trabocchetto!).
e, per finire, rifuggo da letture pseudointelligenti che deridono la “mia” e l’altrui intelligenza e tolleranza.
so che ti ho deluso….
ma tu condividi con altri una qualità che mi lasci capire che credi che io non abbia….
ciao.
anna
p.s. : non preoccuparti.
il nostro ospite ha una tolleranza e capacità di sopportazione infinite.
Raf. se uno arriva a dire che non si è capito forse è perchè si è provato a dare un’interpretazione, senza capire. Comunque dire non ho capito per me è un segno di umiltà.
grazie raga’ perchè state animando sto caffè in maniera divina.
chiara
Chiara io invece sono d’accordo con te. L’amore non esiste, è solo un momento, un attimo… lo attendi, lo vivi e poi ti illude. Amore e odio sono la stessa cosa, si arriva all’apice con l’amore e a toccare il fondo con l’odio, mi chiedo allora è giusto amare per poi ritrovarsi a piangere, a soffrire e sentirsi inutili? La sofferenza dell’anima, del cuore è atroce più di qualsiasi altro dolore, preferisco allora amare me stessa che so che non mi deluderò mai!