Strana giornata
che non pensavo di vedere:
tagliamo gli alberi
piantati con fatica,
strappiamo fiori
coltivati con amore.
Rinnoviamo la casa.
Facciamo spazio
alla famiglia che si allarga,
alla nuova generazione
che vuole radicarsi.
Radici e novità
in questo tempo mio
che va finendo.
Anni fragili e diversi,
inseguono il cambiamento
del corpo e dello spirito.
Offro spazio nel cuore,
e mi apro al mutamento.
Cambio radici
e attendo.
Bellissima poesia Anna; la fortuna di possedere radici che fanno parte dell’io, con i loro ricordi, le loro sensazioni ed emozioni. Staccarsene é quasi un trauma, come in genere lo sono i cambiamenti, saperli fare dando spazio, aprendo il cuore per la propria famiglia, equivale ad offrire la parte migliore del proprio essere in tutta la sua complessità.
Complimenti.
sandra
Mi unisco anche io ai complimenti
Grandi radici, anche se potate per far spazio alle nuove sapranno sempre aiutare comunque le tenere piante che vanno crescendo. Sapranno dare loro il necessario per espandersi. Radici forte anche se tagliate sapranno mantenere il ruolo avuto nel tempo. La fatica e le cure non sono state inutili perchè i nuovi germogli si fonderanno su essi. Il tempo va finendo per tutti ma non finirà mai se i nostri insegnamenti serviranno a costruire le piante del domani.
Un “buon” albero anche se abbattutto continuerà a richiamare in noi il profumo che avevano i suoi fiori, la gustosità dei suoi frutti.
Qualcosa di noi rimarrà.
Almeno lo spero.
Il cambiamento è un po’ doloroso, è vero, però è inevitabile.
Bei pensieri, bella riflessione.
Raf
Una vena di tristezza passa attraverso il nuovo. La paura che il nostro passaggio venga dimenticato… non é cosí. Si puó tagliare un albero, si puó strappare un fiore… ma le radici restano.
Commovente
Un bacio a te
Tilly
Cara Anna, ciao. Molto profonda la tua poesia, mi piace molto, rivela un grande amore e un grande altruismo, la tua famiglia è molto fortunata. Un abbraccio da Betta
Il tuo saperti adattare e rimodellare per far spazio al cambiamento, senza subirlo, ma con uno sguardo curioso di attesa nei confronti del futuro, è ammirevole. Così come questa poesia, delicata e forte al tempo stesso.
Un caro saluto
Katia
grazie.
pensavo alle vostre parole aggirandomi per il cantiere e per il giardino distrutto, per ora.
e non ho avuto più la sensazione di paura che mi accompagnava da qualche tempo.
è vero e l’ho sperimentato: nel nuovo vi è progettualità, creatività, spazio, futuro.
ha ragione Nadia: siete meravigliosi.
ciao a tutti.
anna