Abbracci, stritoli.
Luce pura e… intenso buio.
Mi manca l’aria.
Non sei Amore e neanche follia.
Acuminate lame spuntano dal tuo ventre,
attraversandomi da parte a parte.
Una bava di sangue scende dal labbro al mento.
Cocciuto e imperterrito ricambio l’abbraccio.
Forte, ancora più forte.
Penso a me, penso a tutti loro, non mi lamento.
Altre micidiali lame, mi sfondano la nuca.
Scavano, scavano.
Dai miei occhi cerulei gocce di mare misto a sangue.
E sorrido, e penso, e maledico, e impreco negli ultimi rantoli,
verso di te; verso la vita…
Amore/morte?
femme fatal?
Molto toccante. Penso che il G8 a Genova sia stato l’ennesimo sputo in faccia alla democrazia… Conosci piazza alimonda di Guccini? Parla proprio di carlo giuliani…
Grazie della lettura merendero. Guccini conosce il mio scritto? Parla proprio di Carlo Giuliani…
E’ sempre tragico quando qualcuno perde la vita, Il G8 non è stato una manifestazione esattamente pacifica, adesso vi chiedo se l’estintore che aveva in mano Carlo avesse colpito il carbiniere, la poesia oggi intitolata a lui forse oggi avrebbe un altro nome?
Oppure il carabinire morto sarebbe stato uno fra le tante declamate vittime del dovere?
Ma poi pensandoci, loro del resto sono pagati per questo no!
avresti almeno potuto rispondere… anche se ho detto una boiata…
Ciao icehotheart, scusa a cosa dovevo rispondere? Io dedico una sentita poesia ad un ragazzo che muore per i suoi ideali di libertà, giusti o sbagliati che siano e su questo dopo rispondo a Giancarlo, tu mi chiedi se sia una femme fatal? A Carlo Giuliani non ti dice niente? Avresti potuto arrivarci da solo. Saluti…
Ciao Giancarlo, chiarisco subito che la mia poesia è poesia non è politica. Anche io ho partecipato a manifestazione di protesta nelle piazze negli anni ’80 e so bene quanto poco basta per perdere la testa, ma non mi sarei mai sognato di fare ciò che è stato fatto da ambo le parti. Questo ragazzo ha perso la vita per un ideale sociale ed io che faccio parte di questa società l’ho ricordato a modo mio. Grazie, cordialità….