All’alba del tempo
nel cielo brillavano
le giovani stelle.

Donne
fiere e coraggiose,
assise
su troni di pietra,
reggevano
il destino degli uomini
e gli eroi
che le amavano,
scoprivano
il mondo sconosciuto
navigando
sulle navi cucite.

Ora,
nell’età degli uomini,
stelline
nude
inseguono sogni
incatenate a macigni
che impediscono il volo.

 

13 pensiero su “L’età delle regine”
  1. Ogni fanciulla nasce principessa nel cuore del proprio padre. Col tempo poi, si crea un regno suo e ne diventa regina. Lo scettro non é leggero, in genere la durata é lunga e faticosa, oltre ovviamente ad essere anche gratificante.
    Nessun regno fu mai retto sul divertimento e sciocchezze, come non lo è mai la vita stessa.
    Un saluto cara Anna.
    sandra

  2. Come sempre, bella Anna!
    Secondo te, meglio quando erano stelle, o adesso stelline?
    Grazia

  3. care amiche Regine,
    (concedetemi la battuta!)
    riflettere sulla donna e sull’uso che se ne fa della femminilità mi porta a tante considerazioni…
    non ultima quella che io amo pensare in grande e
    la fatica di vivere non può farci mirare a cose piccoline.
    meglio, quindi, le stelle o le stelline?
    le regine o le reginette?
    ciascuna si risponda da sè: a seconda di quanto è disposta a pagare per essere poi ricordata, così indirizzerà le sue scelte.
    un abbraccio, ragazze!
    anna

  4. Nell’era dell’uomo tutto è allo sbando, vero ma dove sono finite le nostre regine, le nostre mamme, le nostre amiche. Noi ci sentiamo abbandonati, aspettando il vostro ritorno.
    Bella Edo

  5. Cara Anna, molto bella la tua poesia, io penso che più è lunga e faticosa la salita, più soddisfazione darà arrivare in cima, e farcela senza scorciatoie è la vittoria più grande. Grazie per la bella lettura. Ciao da Betta

    (Nel verso, donne fiere e coraggiose su troni di pietra, il riferimento è a Penelope?)

  6. Betta, carissima,
    sì, pensavo a Penelope, ma anche a tutte le donne che hanno retto la storia degli uomini.
    forse sono un’illusa, ma ci sarà pure una via di mezzo tra l’uso, l’abuso e la chiusura totale.
    mi sembra che svilire la dignità della donna, non meno che quella dell’uomo, non porti a nulla.
    grazie per la tua lettura sempre attenta.
    un abbraccio
    anna

  7. Carissima Anna,
    Purtroppo è vero, questa è l’età degli uomini perchè ancora troppi pregiudizi privilegiano il sesso maschile in diversi campi.
    Però io sono dell’idea che, seppur nell’ombra od in sordina, il mondo lo governano le donne:
    madri, filglie, sorelle e amiche.
    Senza di loro chi saremmo noi maschietti??
    Semplicemente N E S S U N O!!!!
    Mi è piaciuta molto: uno stile asciutto, ricco di verità dalla prima all’ultima sillaba.
    Brava! Un abbraccio. QS-TANZ.

  8. Raf,
    l’idea di aver colpito la tua sensibilità mi fa felice.
    grazie di leggermi sempre con attenzione.

    QS-Tanz,
    carissimo, mi piace l’idea che Sandra, tu, io e tutti coloro che leggendo hanno lasciato il loro commento, ci accomuniamo nel sentire i valori profondi dell’essere umano – la dignità, gli affetti,
    l’essenzialità della vita – secondo una stessa matrice.
    nessuno può essere qualcuno, chiuso nella sua torre d’avorio.
    vivere è rispetto, condivisione, riconoscenza, collaborazione…
    altrimenti che senso avrebbe trascorrere del tempo tutti sotto lo stesso cielo?

    un abbraccio ad entrambi.
    anna

  9. Confesso di provare un po’ di invidia per i tempi in cui le giovani stelle splendevano nel cielo, cara Anna. Qualcuna sicuramente è sopravvissuta ancora oggi, o almeno ci prova, a volare fiera e coraggiosa nel cielo della vita, ma la maggior parte si muove confusa e senza troppa convinzione, quasi inconsapevole del proprio valore.
    Una bella poesia che invita a riflettere.
    Un caro saluto
    Katia

    P.s. Da donna non posso non apprezzare e ringraziare QS-TANZ per il pensiero espresso.

  10. Bellissima poesia, mi fa pensare alle stelle che un tempo sono state regine nello spazio, incontestabili, uniche, solitarie e poi penso anche al genio femminile che forse ancora oggi, pur non calcando più le stesse orme magari ne tratteggia di maggiori, di più insolite e misteriose. Sono le vite di ognuno di noi. Forse.

  11. Per maren:
    Ho letto solo ora questo tuo bellissimo e generoso commento a una poesia cui io tengo moltissimo, perchè parla di donne, e dell’interpretazione sbagliata che spesso nell’uso corrente si dà alla femminilità.
    Grazie.
    a

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