-Un Mistero vergine- quello che dovrò scoprire.
Pagine bianche, il simbolo derisorio dell’esistenza.
La Sapienza e l’Intelligenza s’arrestano sull’orlo delle tombe.
Tutto pare dissolto in una polvere brunita sulla linea spietata del Sole.
La nostra vita è interamente votata al destino
e quando l’avremo rivelato
davanti alle anime dei nostri Cari estinti
dovremo riconoscere una sola verità.
Quella di non sapere.
Allora seguiremo la strana Stella
nella quale rivedremo i ricordi che ci hanno preceduto.
E sorgerà spontanea la domanda:
che siano ancora vivi?
Nessuno risponderà a quest’appello.
Niente potrà mai sollevare il velo di segretezza che li avvolge.
Loro rimangono le cose più pure del Mondo
Appartenenti all’infinito.
L’Immortalità.
Una bellissima poesia.
Non sono la sola ad averla apprezzata.
anna
Omaggio e riflessione per il nostro Cielo a rovescio. Grazie
E’ una poesia forte, la morte, c’è un impatto emotivo iniziale per niente indifferente; il profumo dei fiori è in fondo il profumo delle cose non dette, delle suggestioni mai arrivate, un pò come la morte e questa nostra polvere vita ha in realtà in sè la condensazione di tutti gli opposti e per questo magica, infinita. ciao.
Una strana voce, il senso di un segreto che scompare, il vento, un arcano derisorio, il principio della Cometa, la Stella ingentilita sul far del giorno copre tutto e riveste il mantello, avvolto, coperto.