Ripenso alla prima volta che ho sfiorato il tuo viso, era quello di uno sconosciuto… e già allora qualcosa ci univa, ci spingeva l’uno verso l’altra. La prima sera che parlammo si creò subito una bella atmosfera, quella prima chiacchierata tranquilla ci sorprese simili e vicini… Ci ripenso e sorrido, perché gli incontri avvengono e non ce ne rendiamo nemmeno conto. Solo dopo, guardando indietro diamo valore a ciò che è successo nonostante non l’avessimo programmato, non ci avessimo dato importanza. Ti ho pensato tanto negli ultimi due anni. Quante volte avrei voluto prendere il telefono e raccontarti di me. Quante volte avrei voluto fermarti per strada per sapere della tua vita. Quante volte ho aspettato il momento in cui ci saremmo ritrovati. Perché lo sapevo che sarebbe successo. Non sapevo né quando né come ci saremmo rincontrati ma sapevo che non poteva svanire tutto senza che potessimo cambiare questo destino… perché il nostro rapporto non era in sé concluso. Perché non abbiamo vissuto, non ci siamo vissuti e le cose non vissute non possono restare in sospeso nell’incertezza, nel desiderio, nel rimpianto. Resto in silenzio: questa volta voglio ascoltare i tuoi pensieri schiudere le tue labbra e sfiorare i miei sensi. Io ho già parlato troppo, troppe volte ho cercato di farmi capire… forse non sono mai riuscita a spiegarti ciò che penso, forse ancora non hai capito ciò che sento… ma ora non ha più importanza. Ora sei di fronte a me, i tuoi occhi fissi su di me. Il modo in cui mi guardi ora era fino a poco tempo fa utopia. Ora invece mi è dato sentire la tua anima se solo la cerco sul tuo viso, sento un brivido sul mio corpo provocato dalla luce che hai negli occhi. Quando ti ho accanto niente esiste al di fuori di me e di te. Quando sei con me tutto si confonde, passato e futuro si combinano in un presente da scrivere insieme. Mi sembra di non ragionare, non riesco a pensare.

Non farmi parlare, non farmi rovinare tutto… perché c’è magia stasera e ricordo solo di volere stare con te… tutto il resto è svanito, il mondo è fuori dalla cappa di cristallo che hai costruito per me rompendo quel muro di cemento che per troppo tempo ci ha diviso, la nostra vita è chiusa in una parentesi infinita di sentimenti, le persone che ci hanno consolato ora sono solo un ricordo, il vociare della gente è soffocato dalla musica che culla i nostri sensi… è la canzone che ti ho dedicato, quella che urlavamo in macchina all’unisono, quella che mi fa pensare a te!

All’improvviso un pensiero, i ricordi affollano la mia mente e sento male dentro, l’ansia mi prende come mai prima o forse è quella sensazione che viene allo stomaco quando ti prende l’imbarazzo e il dubbio ti assale, quando succede qualcosa che per troppo tempo hai sognato: averti qui, sentire addosso il tuo sguardo… i tuoi occhi sono fogli bianchi ancora da scrivere… non parlano al mio cuore, non dicono ciò che mi sarei aspettata… non stai pensando le stesse cose a cui sto pensando io, a cui io penso da sempre… sei su un altro pianeta e guardi da lassù la tua vita, le stelle cadere sulle nostre esistenze… ma sono io che cado. Cado e mi spengo. Si spegne la speranza che ha alimentato i miei giorni, asciugato le mie lacrime. Si spegne la radio ed ora è solo silenzio. Si spegne la mia voglia di vivere. Un attimo. Di nuovo insieme io e te, uguali ma diversi: stessi gesti, stesse risate, stessi sguardi, stesse cazzate. Un ricordo. Io ti aspetto: sei nei miei giorni, nei miei sogni. La realtà. Non sei mio, non mi riconosci, non puoi, non vuoi. Un attimo. Un ricordo. La realtà. Per sempre. La fine. Io e te. Mai.

10 pensiero su “Questione di incontri”
  1. Ben scritto.
    Valida la fine.
    Come dico sempre, non è facile affatto il riconoscersi e senza ciò la reciprocità del sentimento non può esistere.
    anna

  2. Meraviglioso scritto… sogno realtà finzione verità… chissà… ciò che ho letto l’ho vissuto veramente. Ti stringo

  3. Una dolorosa presa di coscienza, una realtà che brucia le attese ed i sogni cullati nel tempo, ma non intacca la bellezza di questo racconto ben scritto, in cui riconosco un pezzetto di me. Brava.
    Un saluto
    Katia

  4. Grazie mille per le belle parole. Sono contenta soprattutto che vi sia piaciuta la forma della mia scrittura perchè il contenuto più che un racconto è un insieme di pensieri, ricordi e sensazioni propri di chi prova un sentimento vivo anche se non ricambiato.
    Ciao da Romina.

  5. Sono arrivata per caso a leggere queste righe, seguendo il commento di phardina e mi sono quasi persa tra le tue parole, perchè le ho sentite reali, qui e ora come se le stessi vivendo io stessa.
    Brava
    5S Luxia

  6. Ho 15 anni. E ti giuro che non ho mai letto nulla di più bello. Complimenti davvero, è un racconto fantastico, talvolta amaro alla fine, ma ricco di sentimenti. Mi ha emozionato.

  7. Sembra la mia storia. Ho provato le stesse emozioni, le stesse esperienze, le stesse perplessità. Ho i brividi e le lacrime

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