La mia voce è alta, troppo acuta. A volte é sgradevole anche a me. Mi viene chiesto sempre di abbassarla. Ci rimango male. Cerco di migliorarla, anzi no, di “perfezionare il suono”. Quando entro in una stanza, all’inizio mi impongo un tono basso, ma poi, piano piano torno me stessa ed ecco nuovamente quella modulazione alta, fastidiosa e troppo energica. Mi piace, anzi mi correggo, parlare, mi piaceva molto. Sono un’estroversa e sto imparando il silenzio.
Per me, il silenzio non é tristezza e solitudine, bensì stare con me stessa; é riflessione, specchio, é fuga dal quotidiano e rifugio mentale in ciò che più mi aggrada in compagnia della fantasia.
In quei momenti di intenso ascolto, ho la sensazione di udire un tono armonioso e leggero, quasi una musica, io che non canto mai, neppure in solitudine da quanto sono stonata, eppure… nel silenzio dei miei pensieri, riesco a volare alto.
Sono d’accordo con te… Brava!