Biagio era molto noto in città, avvocato di successo uomo di bell’aspetto. Da quando era nato aveva sempre vissuto nella bambagia, coccolato perché unico figlio maschio, non conosceva né il dolore né la miseria, insomma era l’uomo “Denim” quello che non deve chiedere mai, pieno di soldi per godersi la vita.

Eppure la vita lo aveva messo a dura prova, due anni prima quando la donna che gli aveva promesso eterno amore lo aveva lasciato andandosene con il primo poveraccio trovato per strada.

Biagio era un uomo rispettato, nel suo lavoro era il re, ma non sapeva amare. Spesso feriva le persone con quelle parole che tagliano il cuore in due, per poi dire: “Beh, io che ti ho fatto?” nascondendosi dietro quella sincerità che fa male al cuore. Era stato lasciato da tutte le persone che amava, ma era convinto di stare nel giusto e riteneva utile giudicare il prossimo senza guardarsi dentro. Eppure era amato dalle donne, forse perché nel primo momento erano ammaliate dagli agi materiali che Biagio gli offriva, ma poi puntualmente lo abbandonavano. Il perché non se lo era mai chiesto e passava come vittima davanti agli altri e non si metteva mai in discussione. I suoi atteggiamenti erano sempre giusti, quelli degli altri sempre sbagliati. Chi gli era vicino doveva imparare che l’umiliazione era pan di giornata e il dolore del cuore linfa vitale.

La vita era stata gentile con lui, eppure la sua “cinicità” sembrava quella tipica di un uomo che ha sofferto, eppure Biagio non sapeva cosa fosse il dolore, forse l’unico era quello che aveva appesantito il suo cuore dopo l’abbandono della moglie. Allora perché era così cinico e meschino? Nessuno lo ha mai saputo. Si sa solo che l’uomo che non sapeva amare morì a 100 anni in una casa di riposo a san Giovanni in monte, senza nessuno che lo piangesse. 

A volte non serve la ricchezza, per essere qualcuno, conta la capacità di amare, di donare senza chiedere in cambio, serve semplicemente amare e rispettare e allora si che si riempirà la vita. E l’uomo che non sapeva come amare lo ha capito solo in punto di morte, quanto sia bello donare un po’ di sé stesso agli altri.

 

14 pensiero su “L’uomo che non sapeva amare”
  1. L’aridità fa parte della razza umana. Non mettere mai in discussione il proprio “io” porta quasi sempre all’arroganza, ne segue poi l’aridità dei propri sentimenti.
    Se gli altri ci abbandonano, sarebbe bene chiedersi il motivo, in un’analisi sincera con noi stessi. Quando andremo oltre questa vita, sarebbe bello avere vicino qualcuno che ci tiene la mano….
    Un abbraccio.
    Sandra

  2. Dedicato a O.R di Padova, l’uomo che non sapeva amare, con la speranza che possa imparare cosa significa amare e soprattutto rispettare. Nessuno merita di trovare un uomo come te sulla sua strada…

  3. Cara Chiara, che vita inutile e vuota deve aver vissuto quest’uomo, e il peggio è che possibilmente non se ne è reso conto, e non si è mai chiesto il perchè di questo deserto intorno. La presunzione rende le persone veramente aride, e cieche, se poi hanno pure tanti soldi, pensano di poter comprare tutto, persino i sentimenti, e inevitabilmente, sono condannati alla solitudine. Brava per il racconto. Un abbraccio, da Betta

  4. Chiara,
    ho letto con molto interesse e attenzione ciò che hai scritto.
    Mi hai fatto riflettere su un particolare essenziale:
    cosa significa amare?
    Tutti credono che amare sia istintivo, qualcuno dice che è una questione di chimica, cioè incontri un tizio e se i ferormoni funzionano ti ritrovi avvolta/o in una spira da boa constrictor che ti trascina in una dimensione extra-umana e vivi solo d’amore.
    Lo so adesso mi salterete tutti al collo e mi direte che sono la solita “fredda” che ragiona e non “sente”…
    Eppure io penso che amare significhi “riconoscersi”, cioè saper cercare e trovare l’altra metà di noi stessi che ci accompagni nella vita.
    So bene che esiste l’innamoramento, il colpo di fulmine, l’occasionalità, ma credo che i due piani di discorso non vadano confusi e che ad ogni cosa vada dato il suo nome.
    Prima di pensare di giurare amore eterno a qualcuno, pensando anche di lasciarmi affascinare e di poter perdere il giudizio, io calzerei scarpe di piombo.
    Un abbraccio, cara, e spero che non ti capiti più un’avventura simile.

  5. Nell’ultimo paragrafo esprimi una verità tanto semplice quanto difficile da mettere in pratica per molti (uomini e donne che siano).
    Un bel racconto, Chiara, una pagina di vita di cui fare tesoro per il futuro.
    Con simpatia
    Katia

  6. Per Sandra
    che cosa sia l’amore è un grande mistero, per me l’amore è un trovarsi, un avere e condividere gli stessi ideali di vita. Grazie Sandra, dai molti spunti di riflessione. A volte invidio chi sa veramente amare.
    Con stima, un dolce sorriso.
    chiaraguid

  7. Carissima,
    mi piace questo tuo scritto.
    Il protagonbista di questa storia è concentrato a tal punto su sè stesso che mi viene da chiedermi se abbia un qualcosa da dire e da dare a chi gli sta attorno.
    Io credo di no.
    Lo hai ben descritto, è il tipo di persona da cui tenersi alla larga o fuggire a gambe levate.
    Un abbraccio
    anna

  8. La definizione di amare credo sia un mistero per tutti, o meglio -ognuno ama come sa e nel suo modo- su un aspetto penso siamo universalmente d’accordo, Amare vuol dire soprattutto Rispettare. Il signore menzionato nel tuo scritto non conosce tale significato, per cui, cara Chiara, é tagliato fuori dall’amore. Sempre secondo il pensiero, ovviamente.
    Un saluto affettuoso.
    Sandra

  9. Cara Chiara, che grande verità viene fuori dal tuo racconto: amare è dare senza chiedere, donare senza aspettarsi nulla in cambio e se si riesce ad amare ed essere amati allora la nostra vita ha un senso, complimenti. Angela.

  10. Per Anna,
    aspettavo con trepidazione un tuo commento. Grazie di cuore. Purtroppo l’uomo che non sa amare esiste ed è anche giovane. Ho cercato di spiegargli dove ha sbagliato ma non ha capito.
    Un sorriso
    chiaraguid

    Per Sandra,
    Concordo con te, peccato che lui non l’abbia capito.
    chiaraguid

  11. Il vero amore è quando si ama il prossimo senza chiedere nulla in cambio, perché credo che nella vita quel che si fa si riceve e alla fine se riusciamo ad amare e a tendere una mano agli altri, anche la nostra vita sarà migliore.
    Complimenti.

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