In questa sera
che non ci dà niente
scrivo ancora
pensando a te
E mi chiedo cosa ascolti
con chi stai parlando
dov’è posato
il tuo sguardo
E scrivo e scrivo
per sentirmi vivo
per placare la voglia di te
per combattere i fantasmi
Ed è tutto qui
senza pretese
senza illusioni
senza speranze
Forse là fuori
c’è ancora qualcosa
forse là fuori
c’è ancora qualcuno
Ma io rimango qui
con le mie domande
con i miei pensieri
e con le mie parole
E’ molto originale, nonostante la semplicità del tema hai saputo trovare delle costanti e delle incisioni per nulla banali. Soprattutto l’ultima parte è categorica col suo rimando a qualcosa che non sfugge e non passa.
Una lirica bella e vera. Fastidiosi fantasmi graffiano il cuore a chi ancora cura ferite e graffi, ma sicuramente troverà la mano guaritrice.
Ciao.
sandra
Bella, semplicemente bella. Bravo. Ciao da Betta
Restare con se stessi e pensare, ricordare, vagheggiare è, spesso, bellissimo. Farsi domande e non trovare risposte è poi di secondaria importanza.
Ciao
anna
Leggendola sembra quasi di vederti, con le tue domande affidate alla carta e quei pensieri che si proiettano fuori dalla stanza, ma non escono dal cuore. Immediata e vera. Bravo Andrea.
Un caro saluto
Katia
Ciao Andrea,
combattere i fantasmi è un’impresa dura ma non impossibile.
Costa dolore e fatica ma ne usciamo sempre fortificati.
Certo è, che le cicatrici rimangono.
Bravo, una bella poesia.
Un caro saluto. QS-TANZ.
Grazie a tutti per la lettura ed i commenti, che sono come sempre molto attenti e mai banali.
Sono contento che vi sia piaciuta.
Un caro saluto a tutti voi
Andrea