Grazie destino della dolce magia

che nell’anima mia sta navigando ora,

nel silenzio di luce al freddo gelo di rugiada.

La vita non sei per me, 

amara morte, lo è per te!

Non così… non così, bambina mia,

non andar via… ascolta!

La luna si specchia nella tua mano,

dove c’è il lontano dolore

e il cielo si nasconde dietro il buio

del suono del mio amore.

Appoggiati a me,

così non potrai cadere!

Uno non muore mai se nell’anima sei,

l’eternità.

Vivere, avrei voluto l’amore di figlia…

cercare la tua mano

e gridare il tuo nome,

ma ora io

intensamente urlo nel respiro che non c’è,

il mio “voglio restare senza te”.

Padre, anche se io cerco ancora

la tua immagine dentro di me,

irrespirabile menzogna

è il tuo volto su di me.

Non è la morte

che ti porterà via da me,

sei tu che abbandonandomi,

hai lasciato un vuoto

nella bambina che c’era in me!

 

Dedicata a mio padre

 

5 pensiero su “Urlo nel silenzio che non c’è…”
  1. Non ho parole, bellissima, i versi di un dolore antico, che non si potrà cancellare. Bravissima. Questa poesia, tocca il più profondo del cuore, complimenti. Ciao da Betta

  2. 29 novembre 2001 mio padre mi lasciava.. la leggo oggi 29 novembre 2012… 11 anni che sembrano non esere psssati mai… lo stesso struggente dolore che trovo in ciò che hai scritto… bellissima… grazie per aver dato voce al cuore di una figlia!

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