Non c’è niente di più falso
di una Donna allo specchio.
Isterismo aureolato
dall’argenteo chiarore del pericolo.
Nessuna pazienza e nessuna carezza.
Lo specchio prima o poi cede
e si rompe in 1000 pezzi.
L’intera sua vera essenza
in gocce sboccate d’isteria.
Le vestigi di una donna
fatalmente compromessa.
Bella, bella, bella. Le parole guasterebbero l’effetto di questa poesia.
chiaraguid
…e se ogni frammento di quello specchio ritornasse l’immagine di quella donna che continua a conservare la sua fierezza e la sua dignità?
immagine riflessa, certo, vestigia compromesse, sia pure, ma lo spirito indomito resta, al di là dell’isteria del momento.
ciao
anna
L’isteria, in genere é femmina, ma lo specchio riflette solo ciò che in quel momento vede, vestigia compromessa, tu dici, ma c’é ancora tanta forza interna, dopo l’isteria intesa come sfogo, una nuova, anche se faticosa rinascita, può ancora esserci.
Un abbraccio.
Sandra
Quello che mi inquieta di greta è che mi lascia sempre un “vuoto” ricco di suggestioni inesprimibili…
ed è strano come di lei mi basti la musicalità della sua parola… e nulla più…
f.
“La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d’accento – e di pensiero…”
Concetto trito e ritrito da artisti e filosofi di tutti i tempi, al quale ho voluto concedere il mio stile e il mio passaggio, per includere e preservare quel margine di fraintendimento che, nella razza umana, serve.
Grazie