E’ sempre presto per l’ultimo viaggio,

impavida l’hai affrontato.

Noi non siamo migliori per essere rimasti,

ma solo incoscienti.

Possa la tua essenza librarsi libera nell’aria,

nei boschi, sui mari e nei cieli rossastri.

Quando rugiada tornerai o, semplice soffio,

vibra ancora un istante,

l’istante che racchiuderà una nostra consapevolezza.

L’avorio velo, in adagio, non ha colpa.

Le gentili pieghe della stoffa son proprie tue.

Il respiro non serve e… sei ancora.

La stessa luce che ti cerca non è più luce,

i riflessi non riflettono e l’aria non capisce.

Donati ancora, riequilibra le leggi,

all’interno di quel mondo anche nostro che

solo per una manciata di probabilità

non conosciamo ancora.

 

25 pensiero su “A Micòl”
  1. Una dedica che rapisce i colori dell’anima e diventa dea della libertà e dell’anima.

  2. Molto bella …descrivi con maestria l’ineffabile essenza di un’anima che per continuare ad esistere non ha bisogno del respiro perché diventa essa stessa respiro…

  3. Proprio così rosatea, con le parole possiamo prenderci una piccola rivincita. Ciao…

  4. La morte intesa come trasformazione è un concetto che mi ha sempre affascinato.. e forse nessuna morte, in fondo, è del tutto inutile..
    bella e profonda.. per la forma e il contenuto..
    Fa riflettere.. grazie!
    f.

  5. La differenza tra un corpo vivo e un corpo morto è l’assenza di energia. L’energia non può morire, può solo restare energia libera o prendere altra forma. Grazie a te frank, ciao…

  6. Bella, profonda, ma sopratutto VERA! La mancanza si sente ovunque, nell’aria, nei colori di un arcobaleno, nel cadere di una foglia, nel respiro…
    e, noi ci troviamo qui a parlare di tutto questo per una manciata di secondi… forse davvero é incoscienza… Grazie di cuore, Rita

  7. Bella e intensa la poesia che ho appena letto,

    voglio dedicarla a Dario, un vecchietto dolcissimo di 85 anni che ieri mattina piano piano ha lasciato questa vita.
    Dario ha saputo donarmi tanto in poco tempo, la mia amicizia con lui è durata soltanto un anno ma quanto basta per sentirsi più ricchi di tutto.

    Grazie Dario

  8. Grazie Antonella, le cose scritte con il cuore sono universali. Saluti…

  9. Bella e delicata, e di rara poeticità.
    Laerte, aiutami a comprendere il significato dell’ “avorio velo, in adagio, non ha colpa. Le gentili pieghe della stoffa sono proprio tue.”
    Ti faccio i complimenti per la straordinaria sensibilità. Grazie

  10. Ciao e scusa se ho letto solo adesso il commento. L’avorio velo: è l’immagine mentale di un velo che viene adagiato delicatamente su un corpo morto, il colore l’ho immaginato avorio tipo di seta o di raso. Non ha colpa in quanto rivela le forme che incontra mostrando le pieghe che, come una impronta tridimensionale rivelano il nostro corpo, unico e irripetibile. Grazie Vito e buona pasqua…

  11. Ciao ho letto la tua bellissima poesia, l’ho usata per dedicare un link alla mia nonna appena morta… se ci son problemi fammi sapere la rimuoverò.

  12. Ciao Karalys, nessun problema è un onore. Condoglianze per la nonnina, cordiali saluti Sal…

  13. Mia Madre è morta il 28 maggio us. La tua poesia, postata sul mio blog, me la fa immaginare ancora viva. Non rimproverarmi se l’ho usata così impunemente!
    Dio ti benedica, a presto.
    Claudio

  14. L’uomo della mia vita mi a lasciato il 23-11-2007
    la tua bellissima poesia me lo fa sentire ancora vicino.
    Ti faccio i miei complimenti!
    Adele

  15. L’ho scelta per commemorare una cara amica che ci ha lasciato da poco. Pianteremo un albero in sua memoria. La tua poesia mi ha colpito e mi sembra indicata per l’occasione. Grazie per averla scritta

  16. Grazie per averla scritta… la rileggo con il cuore pieno di lacrime…
    anch’io l’ho dedicata un paio di volte ad amici scomparsi perché, pur nel dolore, ti apre alla speranza….
    grazie ancora
    federica

  17. Solo chi ha provato il dolore di una separazione così importante, e dotato di talento può tradurre tale dolore.
    Ho condiviso la tua poesia per commemorare la morte di un ragazzo di 26 anni.
    Grazie

  18. Gentile Laerte, quando l’amore per una Persona e la Poesia si fondono, il risultato è sempre un capolavoro. Micòl, in qualunque dimensione ora si trovi, è sicuramente orgogliosa di essere stata protagonista della Tua vita, pur se solo per un tratto.
    Sicuramente Micòl, già solo per averti evocato parole tanto intense e profonde, andrebbe annoverata tra le Persone che meritano di essere “raccontate” e non solo ricordate. E, attraverso questo mio breve messaggio sicuramente vuole esprimerTi il Suo ringraziamento.
    Vedi Laerte, è veramente strano che io abbia sentito la gioia e il dovere di lasciarTi questo commento perchè non l’ho mai fatto … è la prima e forse l’unica volta che scrivo ad una persona a me sconosciuta e mai incontrata.
    Grazie Laerte per i bei sentimenti che il Tuo omaggio a Micòl ha fatto rivivere ad un ormai anziano Formatore di manager troppo spesso costretto alla pura razionalità dei risultati.
    Con profonda stima.
    Gaspare

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