Nella costanza
dell’essere
vestiamo abiti sempre nuovi,
testimoni
distratti
del tempo che passa,
interpreti
inconsapevoli
sul palcoscenico
della vita.
Ci trasformiamo
nella folle rincorsa
di idoli e modelli
nel turbinìo
vorticoso
degli accadimenti.
Maschere
dipinte sul volto
ci convincono
di essere altro.
Bella poesia, che ci impone una profonda riflessione, su chi siamo e dove stiamo andando, in questo particolare periodo, in cui non conta l’essere, ma l’apparire, dove il futile sembra diventato indispensabile, e stiamo perdendo i veri valori, di una vita, forse meno “scintillante”, ma sicuramente più serena.
Bravissima.
Nico.C
Una poesia che mette a nudo l’interno. Siamo tutti sottoposti alla trasformazione del tempo sia per quanto riguarda l’esterno e ciò non dipende per buona parte da noi, che per l’interno. Mutazioni dovute a quella famosa passerella della vita che ci forgia di abitudini, di maschere, di armature e di nostalgia. Tuttavia una buona parte del nostro “io”, la parte più forte amalgamata alla nostre antiche fragilità, resiste al tempo. Io sono convinta, cara Anna, che in quel momento nessuna maschera, anche quella più allettante, ci può convincere di essere altro che noi stessi.
Bellissima.
Sandra
Complimenti Anna, una bella poesia che ci invita a riflettere.
Ciao
Hai descritto benissimo la civiltà odierna dell’immagine.
Che spesso purtroppo ci porta fuori strada.
Una bella ed attualissima poesia.
Un caro saluto. QS-TANZ.
Ci si convince d’essere altro quando manca quella costanza di cui parli in apertura, cara Anna. Purtroppo non tutti hanno la forza di rimanere saldi nella sobrietà dell’essenza e si lasciano condizionare dalla vistosità del futile. Omologarsi e seguire la moda del momento è un po’ come nascondersi ed è sicuramente più facile e meno rischioso (in apparenza).
Una bella riflessione.
Katia
Cari amici,
vi ringrazio della lettura e dei commenti che partecipano al mio mondo interiore.
Cercare il nuovo, il differente, l’alternativo non è in sè sbagliato.
Lo è camminare con scarpe ferrate sul percorso che ci ha resi tali, sminuendone il valore e tradendone l’essenza.
Un abbraccio.
anna
Bella e profonda riflessione, bravissima, come sempre. Ciao da Betta
Grazie anche a te, Betta!
a
Grazie sai anna, questa poesia l’ho messa nella mia tesina!!! Spero porti riflessione alla commissione 😉 ciao
Grazie della lettura, Paola!
Spero che tu, come si fa elaborando tesi e tesine, abbia citato la fonte, altrimenti, se appena appena qualche membro della Commissione fosse un po’ smaliziato e cercasse in internet, troverebbe l’autore…
Io spero che la mia poesia, più che ammaliare la Commissione (anche se con questo caldo tutto è possibile), porti a te fortuna e ti aiuti a riflettere sul divenire continuo degli eventi, su come l’uomo si possa porre davanti ad essi, su quale possibile dualismo possa condizionare la vita allorquando si rifugga dalla consapevolezza del sè, dalla partecipazione attiva al vivere e dall’accettazione della realtà.
In bocca al lupo!
anna