Polvere ovunque
che si posa
nei cuori lacerati
di chi è rimasto
Le mani nude
che scavano
mentre la vista si appanna
per le troppe lacrime
Sgomento
tristezza
impotenza
rabbia
Tutto ciò ci assale
vedendo quelle immagini
quei volti
quella disperazione
In un misero istante
un’immane catastrofe
ci fa sentire così piccoli
davanti alla natura
Tutti poi diranno la loro
nella giostra del dopo
alzando l’indice
cercando i colpevoli
Ma noi
da grande popolo che siamo
non li abbandoneremo
né ora
né mai
Il popolo Italiano é molto godereccio, amante della buona tavola e forse anche un po’ superficiale, ma quando si tratta di umanità e solidarietà siamo sempre stati pronti a partire per adoperarci al massimo. Così sarà anche per questa nuova tragedia.
Bravo per aver in qualche modo fatto sentire la vicinanza ad un pezzetto della nostra Terra.
Sandra
Vorrei dedicare la tua poesia, alla mia regione che è stata colpita dal terremoto, in particolare alle 250 famiglie che piangono i loro cari, e a tutti coloro che si stanno prodigando per aiutare la mia gente.
Grazie, andrea
Bravo Andrea, è proprio così che mi sento: piccola e impotente, davanti alla grande tragedia che ha colpito l’Abruzzo: complimenti per la poesia e se possiamo non lasciamoli soli.
Mi unisco al tuo pensiero Andrea, la solidarietà è un dovere, oltre che un istinto naturale che dovrebbe accendersi spontaneamente nei confronti di chi soffre o si trova in difficoltà, come fuoco d’amore per il prossimo… che in fondo siamo noi.
Una rosa bianca e una preghiera.
Katia
E’ vero, si è piccoli e impotenti davanti ad una tragedia così grande, mi auguro che tutti quanti ci mobilitiamo per non lasciare sola questa gente che ha perso tutto. Bravo Andrea, per la tua sensibilità. Ciao da Betta
E’ proprio così Sandra, il popolo italiano ha molti difetti, ma quando si tratta di solidarietà, è sempre in prima linea.
Essendo io umbro e avendo vissuto direttamente il sisma che nel ’97 ci colpì, mi sento emotivamente molto vicino al popolo abruzzese.
Grazie a tutti voi che condividete con me queste emozioni.
Un saluto
Andrea
Forse scava un po’ troppo nella tristezza, ma non lo dico come un giudizio in negativo, purtroppo riflette lo stato d’animo di molte persone e riflette come uno specchio una realtà, lo stato d’animo ha imprigionato la poesia.
Anch’io, Andrea, condivido.
Proprio quest’estate passavo per L’Aquila e pensavo: “Che bella città! Voglio tornare”.
Mi resta il rimpianto.
Ciao
anna
Ciao Andrea, anch’io mi sento piccola ed inutile, di fronte a quelle immagini di morte e dolore, ma hai ragione quando si tratta di solidarietà noi Italiani riusciamo a tirar fuori il meglio e per dare una piccola mano a i nostri amici Abruzzesi, almeno per quanto ci è possibile fare, ci sono diversi modi, quindi mi unisco al tuo appello e come ho già detto ieri non lasciamoli soli, non dimentichiamoci di loro mai.
Un pensiero ed una preghiera a chi in questa tragedia ha perduto la vita e a chi adesso deve cominciare un lungo cammino per riprendere una vita più normale possibile.
Un abbraccio
I miei complimenti Andrea.
La tragedia che ha appena colpito l’Abruzzo è sotto gli occhi del mondo.
I media ne stanno approfittando talvolta in maniera opinabile, ma i telegiornali e gli speciali televisivi passeranno.
Invece la tua eccellente, e sottolineo eccellente poesia rimarrà per sempre a testimoniare che la scrittura, a volte più delle immagini, può fermare, raccontandoli indelebilmente gli attimi tragici che segnano l’umanità.
La poesia è bellissima e sei riuscito a descrivere la tragicità dei fatti senza cadere in luoghi comuni e sterile polemica.
Con stupore ed apprezzamento: bravo!
Ciao. QS-TANZ
Da abruzzese vi ringrazio di cuore.
chiaraguid
Grazie ancora a tutti voi……
Dai vostri commenti capisco che persone stupende siete.
Andrea
Grande sensibilità in questi tuoi versi! Grazie di cuore per la riflessione… una serena Pasqua.
enzo di paolo