Per tutte le vittime del terremoto in Abruzzo
In un momento,
case che come carta
si sgretolano al suolo,
attimi che non passano mai,
secondi che ti lasciano senza parole
pianti di chi ha perso tutto, anche i sogni,
dolore per le vittime di questa natura,
che non perdona.
Come siamo finiti uomini!
Come siamo impotenti davanti
alle manifestazioni della natura.
Così in un turbinìo di emozioni,
travolta da molte sensazioni
penso alla mia gente trafitta nel cuore
ma coraggiosa nel darsi da fare,
gente fiera ed orgolgiosa,
che ti offre quel poco che ha con il cuore,
questo è l’Abruzzo dai mille colori.
Versi sentiti di un animo commosso.
Brava.
anna
Hai lasciato un senso di accoramento in chi la legge, forse perchè trattasi di un avvenimento reale e quel “gente trafitta” mi è sembrato ‘gente trafficata’ che si muove e si ‘sposta’ anche nell’animo; è una poesia che lascia molto fiato, partecipazione e poi la semplicità della tua terra, che come dici tu al finale ha “mille colori”, l’hai ben dentro manifestata.
La nostra pochezza e la nostra impotenza, si manifesta continuamente davanti a questi tragici eventi, dove il dolore e lo strazio arrivano a malapena a farci accettare ogni accadatuto.
La speranza, la dignità e la solidarietà sono componenti che nel nostro Popolo sorgono spontanei ed immediati a farci rialzare la testa.
Con il cuore e la mente vicina, un pensiero d’affetto.
Sandra
Per non dimenticare mai…
Un caro saluto. QS-TANZ.
Una bella poesia, Chiara, sincera e sentita. Il cuore trema, ma ci ricorda che siamo ancora vivi, nonostante tutto.
Un abbraccio
Katia
Grazie di tutto.