Io vivo qui da sempre
perchè qui sono nato,
in questo paese
inghiottito nel buio di una notte infinita
dal tremore furioso
che non ha avuto pietà
nemmeno dei bambini.
Sono rimasto solo,
non ho più nessuno
e piango
i miei cari trasformati in angeli
e la mia casa frantumata in polvere.
Cosa farò?
Ho cercato Dio
sotto le macerie
ma i miei occhi forse
non riescono a vedere
o forse Lui è tra loro
che a mani nude scavano
senza sosta
per salvare il respiro di tante e tante vite.
Spero solo che il paradiso
dia ai nostri angeli
la pace
che in vita non hanno avuto
e li affido a te
Abruzzo amaro.
Una poesia bellissima, attuale, amara, ma anche dalla macerie sorge la speranza, lo dobbiamo a quelle morti rubate, a quegli angeli che si sono spenti prematuramente, ma la forza della solidarietà é forte da sempre nel nostro Paese.
Un abbraccio.
Sandra
Una poesia bellissima che conclude questa lunga e triste Settimana di Passione, di svilimento, di tristezza, di dolore, di rabbia e di impotente rassegnazione.
Domani è Pasqua di Resurrezione.
Io spero che ricominci presto per tutti il cammino di ripresa, di ricostruzione.
Senza dimenticare, senza passare oltre con passo incosciente e distratto.
Il mio affetto e il mio abbraccio fraterno a chi ha perso molto o tutto in questa tragedia e l’augurio che domani possa essere l’inizio di un nuovo giorno.
Bravissimo, Costanzo, perchè hai espresso il pensiero e il dolore di tutti, immedesimandoti nel sentire comune della Gente d’Abruzzo.
Il mio apprezzamento e tutta la mia stima.
anna
Grazie da abruzzese, grazie a tutti per la solidarietà.
Molto bella e toccante questa poesia.
Con la prospettiva di chi è rimasto, perdendo tutta la sua intera famiglia, sei riuscito a trasmettere il loro strazio ed il loro dolore.
Con affetto
Andrea
Caro QS-TANZ,
nel dar voce ad uno dei sopravvissuti, calandoti nel dramma personale di chi riconosciamo come “uno di noi”, sei riuscito ad umanizzare ulteriormente una tragedia che ha toccato, in modo più o meno diretto, il cuore di tutti.
Non me la sento di aggiungere altro, se non grazie per la sensibilità dimostrata anche in questo frangente.
Con profonda stima
Katia
…non ho parole…
solo una carezza per te… una preghiera per loro
e un pò di rabbia verso un Dio che ha voluto altra gente intorno a sè… bambini che DOVEVANO crescere… vivere… amare… soffrire… vedere un arcobaleno e gioire dei suoi colori… fortificarsi dopo una tempesta…
loro lo meritavano!!!
Che dire, queste sono cose che ti segnano l’anima e che non si possono dimenticare, la natura che sa essere tanto bella sa anche vestirsi di crudeltà.
Una preghiera a tutti gli Angeli che in questa tragedia sono saliti al cielo cominciando una nuova vita fra le braccia di Dio,
forse è una magra consolazione ad essere sincera per chi in questo momento li sta piangendo, ma è anche soprattutto grazie alla fede che si trova la forza per andare avanti.
Un abbraccio
Cosa dirti, in poche parole hai reso l’idea della grande tragedia che ha colpito i nostri amici abruzzesi: non lasciamoli soli mai, un saluto Angela.
Grazie a tutti per aver dedicato un attimo alla lettura di questa poesia.
In ricordo di chi non c’è più e di chi, scampato alla tragedia, ancora soffre il dramma disumano del terremoto.
QS-TANZ.
Che poesia bellissima, piena di profondità, di sentimento, quello vero, quello sincero. Bravo, e complimenti per la tua sensibilità, che ancora una volta, ti ha distinto. Ciao da Betta
Sono abruzzese e ho sentito anche io il terremoto, so cosa provi, ringrazio Dio che ha salvato me e la mia famiglia ma lo prego di accogliere i morti nel Suo regno.