Trema
la foglia.
Blandita
dal respiro
del vento
contempla dall’alto
il suo letto
di morte.
Fragile,
nell’impercettibile brivido,
aspetta.
Aspetto.
Nell’aria
profumi deliziosi
di primavera,
e il cielo è
così azzurro,
così
immenso.
Ah!
Se solo non fosse
tutto
tanto fragile
e incerto!
Io tremo,
con lei.
Bellissima poesia.
Tenera e delicata, specchio di un animo sensibile alla fragilità della vita.
Brava.
anna
E’ vero, tutto é fragile e incerto…
Molto bella.
Sandra
Un senso di incertezza, di ‘flebilità’ nelle parole ma poi sembra aprirsi subito con la parola “morte” che dà un tono di accensione e curiosità, poi la primavera e quest’ultima parte mi sembra più tua, mi sembra che ti appartenga di più, forse perché più spensierata.
Grazie di cuore per i commenti.
ire
Soave e leggera poesia. Bravissima.
Nico.C
ps: mi ha ricordato “soldati”.
Si, forse i soldati perché all’inizio c’è un’aria circospetta, il “blandita” può ricordare il nome “bandita” e quindi una certa attenzione, un certo controllo e questo senso d’incertezza, “il brivido”, come la paura nell’attesa, la ‘foglia’ che trema e questa ‘collina’ forse da dove si scorge il nemico, aspettando, nel cielo azzurro.