Maledetto muro.
Su cui le nostre parole rimbalzano
e tornano indietro.
Muro che è silenzio,
vergogna e paura,
muro che è rumore,
pregiudizi e falsità.
Maledetto muro.
Costruzione che abbatte,
separa e uccide.
Male dell’antica Grecia,
del nazismo
e della nuova società,
male che consuma l’anima dell’uomo
come il cancro il suo corpo.
Un grido coraggioso lanciato contro le barriere che non ci fanno comunicare o sulla mancanza di comunicazione che è il peggiore dei muri.
Brava. Ciao. QS-TANZ.
Mi piace. Fa rumore.
Ciao, 5s.
Sandra
Un muro da abbattere.
Complimenti
chiara
Nessun essere umano che vive di pensiero, d’arte e di libertà può stare volentieri al di qua del muro.
Soprattutto quando sa che dall’altra parte c’è vita, ci sono uomini, idee…
Ciao
anna
Mi piace molto questa poesia. Il muro inteso come ostacolo fisico, ideologico, religioso ecc. alla nostra libertà di confronto e di comunicazione.
Io mi auspico solo che la poesia e tutte le arti in genere non contribuiscano alla costruzione di muri ma se non riescono ad abbatterli quanto meno aiutino a valicarli in qualche modo.
I miei complimenti
Raf
Grazie a tutti. Saluti ricambiati.
Bella poesia, piena di forza, brava. Ciao da betta