Lungo il sentiero aspro della vita
percorro questa strada,
dove mi porti non so.
Sul viale
incontro un vecchiarello,
stanco, riposa sulla verde erba
bagnata dalla rugiada.
Gli domando: “Vecchio,
che dalla tua vita hai avuto tanto,
dimmi cos’è che rimpiangi
degli anni tuoi passati?”
“Cosa potrei rimpiangere
se non la giovinezza che non è più!
Ormai sono vecchio, stanco,
non mi reggo più sulle mie povere gambe.
Aspetto che un giorno possa riposare
e non stancarmi più.”
Dolce e commovente poesia. Sia di monito a chi la giovinezza non sa apprezzarla e la butta via.
Complimenti ciao, cinque stelle.
Niente si può trattenere o fermare, altrimenti prenderebbe il nome di Morte e non di Vita, se non scorresse.
Tuttavia esistono i ricordi, patrimonio del cuore e della mente. Tutto va vissuto e apprezzato al meglio, per poi poterlo riassaporare.
Cinque stelle.
sandra
Bellissima questa poesia, sarà che io sono molto innamorata delle poesie, complimenti ciao, 10 stelle.
Straordinariamente bella e nostalgica.