L’ombra al guinzaglio annaspa lenta nel gusto domestico del caffè macchiato,
ti culla nell’anestesia del ritmo debosciato di una cantilena e
trascina la tua vita, curandone gli avanzi.
Ma oggi, la luce di questo mattino
è stesa sul filo dorato di un orizzonte quieto e divide in due il tuo sguardo.
Senti intorno nascere un profumo, lieve, naturale, ti coinvolge e
ti distrae dal lavoro annoiato delle tue percezioni infeltrite,
confonde la nausea che ha intorpidito i sensi,
cattura l’istante di una vanità nascosta
nell’immenso valore di un’intima gioia: vuoi essere cielo.
Si, vuoi essere cielo, i suoi colori, le sue sfumature.
Vuoi essere parte dei disegni che sono del cielo,
condividerne il senso, la pace.
In un gioco di specchi, porgi di riflesso la tua attenzione alla terra.
Perché un alito di vita è l’impronta che lasci.
Mi piace. La poesia é una grande amica, permette di esternare il tuo pensiero e non solo, mette in collegamento tutte le parti di te, alcune delle quali neppure si conoscono, é sollievo e può servire anche a chi legge.
5s.
Ciao.
sandra
Nessun’alba è immune da un esangue giorno di luminescenze stellari, eppure il suo arrivo ci è consueto.
L’uomo e l’artista teme le vicende del giorno e “vuol essere cielo”, confortato e ispirato da quest’etra azzurrina, immanente strologa di fervida rivelazione.
Ottima scrittura.
Voglio essere nuvola leggiadra che macchia in origine un cielo azzurro e terso…
Voglio essere disegnata da una mano che da sempre conosce i miei colori e le mie sfumature…
Desidero ardentemente specchiarmi, con i piedi per terra, ed appannare la mia immagine con quell’alito di vita…
Milici, per te 5 stelle da chi apprezza il tuo scrivere.
Hai lasciato un’impronta con queste parole… Stupende…
Grazie di cuore a Sandra Carresi, Rossogeranio, Roberta Gambi e Gibo.