Su di un comodino scordato,

stipato in un angolo scomodo,

riposano gli impolverati belletti:

perlate polveri ed odorosi olii,

antiche maschere artificiali.

 

Solo Follia ora copre i tratti,

sfatti dalla voluttà e dal tempo,

truccando a suo modo il volto:

sangue sulle languide labbra,

cenere cerchia gli stanchi occhi.

 

Davanti allo specchio venato,

cerchiato di stelle spente,

scende il sipario sullo spettacolo:

malsano ghigno s’apre tra le dita,

rigide sbarre tra Lei e la realtà.

Un pensiero su “Bella”
  1. Bella. Espressiva e carica. Una poesia cromaticamente satura anche se non fai riferimento ad alcun colore ma si vede benissimo l’intera scena. Bella

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